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Cristiada

Regia di Dean Wright vedi scheda film

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La recensione su Cristiada

di billykwan
4 stelle

Messico 1926. Il presidente Calles impone una serie di norme anticlericali al fine di rafforzare il potere dello stato. I sacredoti stranieri vengono espulsi e l'abito talare è consentito soltanto durante le cerimonie religiose. Il Messico è un paese profondamente cattolico, si sviluppano manifestazioni di protesta coordinate da un direttivo, una lega volta a contrastare le leggi imposte da Calles.

I contrasti si inaspriscono e ben presto sfociano nella violenza. Una nuova guerra civile insanguinerà il Messico fino all'armistizio del '29 ma il governo non manterrà le promesse e i cattolici verranno perseguitati anche dopo il cessate il fuoco.

Cristiada narra, per sommi capi, le vicende di quel triennio. Ha il merito di raccontare una vicenda poco reclamizzata, in cui Stati Uniti e Chiesa Cattolica non ne escono affatto bene e gli insorti non sono esenti da macchie.

Storicamente il film è abbastanza attendibile, con poche licenze.

Nonostante ciò, è un film di superficie. Non c'è profondità. I personaggi sono alquanto schematici e soprattutto non c'è coinvolgimento. Non si respira il dramma di un popolo privato di una libertà, non si indaga sui sentimenti che muovono gli individui, sui dubbi che potrebbero attanagliarli. Da una parte e da quell'altra.

In definitiva, un film che non lascerà traccia, ed è un peccato perché avrebbe potuto essere profonda.

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Ultimi commenti

  1. Michele Pezza da Itri
    di Michele Pezza da Itri

    Premetto che sono d’accordo con te sulla valutazione filmica che fai, ma non posso fare a meno di notare una “scivolata” storico-politica, anche se mi sembri ben informato.
    Infatti, non comprendo come tu possa equiparare alcuni dei carnefici (Stati Uniti) con alcune delle vittime (la Chiesa cattolica) che, ambedue, secondo te, “non ne escono affatto bene” e per sovrammercato “gli insorti non sono esenti ma macchie”, come se si fosse mai vista una guerra civile che non fosse piena di ferocia da parte di tutte le fazioni in campo (il che però non impedisce di riconoscere da che parte fosse il torto e da quale la ragione).
    Insomma, a sentir te, i cattolici furono “fregati” dal governo che, come dici tu stesso, “non manterrà le promesse e i cattolici verranno perseguitati anche dopo il cessate il fuoco” e la Chiesa sarebbe colpevole? Come il governo messicano e gli Stati Uniti? Mi pare una tesi “azzardata” ed un po’ troppo “facile”: tanto parlar male della Chiesa fa sempre guadagnare punti.
    Secondo me, se rileggessi quel che tu stessi scrivi con occhi disincantati…

    1. billykwan
      di billykwan

      Faccio anch’io una premessa: quanto ho scritto è relativo unicamente al film.
      Nel film la Chiesa Cattolica è rappresentata dai due inviati del Vaticano che promuovono un’azione politica che di fatto abbandona gli insorti a sé stessi. Non scrivo mai che la Chiesa cattolica è colpevole, scrivo che non ne esce affatto bene. E il fatto che gli insorti non siano esenti da macchie è un pregio del film, in quanto significa che non è un film fazioso.
      Quanto ho scritto è piuttosto chiaro, poi uno può farci sopra tutte le considerazioni e i voli pindarici che vuole, ma lasciano il tempo che trovano...

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