Regia di Dean Wright vedi scheda film
Forse avreste dovuto far sapere che questo film in Italia probabilmente non sarà mai distribuito, nonostante il calibro del cast (Andy García, Peter O’Toole, Eva Longoria…) e l’interesse suscitato altrove e alla certezza che un pubblico di nicchia abbondante avrebbe abbondantemente compensato i costi della distribuzione. I cattolici strillano che si tratta di una vera e propria censura, ma si sa che il vittimismo alligna un po’ ovunque… Quel che è certo è che, oltre ad aver cambiato immotivatamente il titolo da Cristiada a La granda gloria, il manifesto che presentate (capisco che avete preso tutto “via US”, però da voi ci si potrebbe attendere un po’ d’attenzione) non ha niente a che fare con quello originale, il quale presentava in modo manifesto i simboli della fede che ispirò los cristeros (cattolici, ovviamente), simboli che però si dissolvono in un generico panorama western con Andy García che imita John Wyne. Il manifesto in Spagna è ancora più subdolo: mantiene l’impostazione di quello originale, ma aumentano nubi e fumi in modo da nascondere quel che si deve nascondere e la Cristiada sparisce del tutto e compare il sottotitolo “Una lotta in nome della libertà”, quasi fosse stato un movimento liberlal-massonico-carbonaro (o giacobino, o fate voi…) e non un movimento di reazione in nome e in difesa della religione (almeno nel manifesto US la Cristiada rimane nel sottotitolo). In quello originale il sottotitolo era piuttosto pesante: “La storia del Messico che ti hanno voluto nascondere”.
P.S. Non posso dare giudizi o punteggi perché non sono riuscito a vederlo (ma ci riuscirò)
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1. Mi sembra evidente che i destinatari fossero i redattori del sito (chi altro se no?);
2. Un sito specializzato dovrebbe informare sulla reale natura del film e sulle polemiche che ha suscitato;
3. La partita tra "La distribuzione pensa che non si ripaghino i costi" e "E' una censura" rimane sullo sullo 0-0 perché non ci sono verifiche nei fatti, ma visti i film, anche internazionali, che vanno in giro con un livello di circolazione pressoché nullo, qualche sospetto viene;
4. Rimane invece certo che la distribuzione internazionale abbia operato per un voluto fraintendimento censorio dell'opera, e puntualmente recepito nella recensione di FilmTV: dire che "la gente comune è chiamata a confrontarsi con i propri ideali e desideri di libertà" è mistificatorio: combatterono per la loro religione e per poter ricevere i sacramenti. Confonderlo con il generico desiderio di libertà (che si lascia intendere essere superiore e comprensivo della difesa della religione) non aiuta a comprendere, pur essendo ovviamente presente.
5. Il confronto dei manifesti (quello originale, quello internazionale e quello spagnolo) e che io ho cercato di illustrare a parole, ma che tu non puoi aver verificato, rende la cosa chiara a chiunque. Se desideri vederli de visu, e come te chiunque altro, basta farmi avere l'indirizzo e-mail e te li farò avere.
6. So che il film è visibile in streaming, per cui lo cercherò e me ne farò un'idea basata sui fatti (che comunque non può modificare i fatti storici, ben noti).
Per dare a tutti la possibilità di verificare se l'idea di un atteggiamento censorio della distribuzione sia del tutto campata per aria, inserisco un link per scaricare il manifesto originale e quello spagnolo (quello internazionale è già su FilmTV):
https://dl.dropboxusercontent.com/u/6977093/Cristiada%2C%20Manifesto%20originale%20e%20manifesto%20spagnolo.zip
Sembra che verrà distribuito dal 15 ottobre 2014
@iperpollo
Grazie per l'utile informazione.
Michele la gente come te mi fa incazzare.
1) commenti un film senza averlo visto
2) scrivi puttanate sulla libertà
e perdona il linguaggio colorito, ma quando ci vuole ci vuole.
Ti permetti di dire che poter professare la propria religione, andare in chiesa e ricevere sacramenti non è libertà? I peggiori tiranni della storia (fra cui anche Hitler) parlavano come te, quantificando e pesando la libertà.
LIBERTA' significa che un individuo è libero di essere tale, e di professare e credere in ciò che vuole. Ogni limite è un limite alla libertà, e solo un tiranno può dire il contrario.
Da come scrivi sembri il tipico parassita intollerante verso chi ha idee diverse dalle proprie e verso la religione. Mi fai venire la nausea.
Mi sa che quando hai scritto avevi un davanti un tipo a te ben noto: te stesso allo specchio.
Per non dare l'idea che mi voglio sottrarre alla discussione, troverò a risponderti.
1) La tua prima accusa non ha ragion d’essere in quanto non ho espresso giudizi sul film senza averlo visto, bensì sulla vicenda legata alla distribuzione, la quale, secondo me, risultava piuttosto evidente.
2) Nella tua sparata sulla libertà cadi nel ridicolo. Sarà perché dimostri di essere del tutto ignorante sulla guerra dei cristeros. Per usare le tue parole, i messicani non erano in condizione di professare la propria religione, di andare in chiesa e di ricevere i sacramenti. Quindi, non c'era libertà, motivo per cui i cattolici messicani si ribellarono armi alla mano. Prendere proprio quest'esempio per accusare altri di totalitarismo, ti rende ridicolo.
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