Trama
A 72 anni, Arthur (Terrence Stamp) viene convinto dalla moglie Marion (Vanessa Redgrave) ad entrare a far parte, a malincuore, di un coro locale poco convenzionale. Così facendo, il burbero, timido e scontroso Arthur si imbarca in un'esperienza che lo porta, grazie al carisma della direttrice Elizabeth (Gemma Arterton), ad affrontare i lati più oscuri del suo carattere e, con l'aiuto della musica, a scoprirsi una persona del tutto nuova, in grado di superare anche i dissidi con il figlio James.
Approfondimento
UNA CANZONE PER MARION: UNA SECONDA GIOVINEZZA
Una canzone per Marion pesca nella storia personale dello sceneggiatore e regista Paul Andrew Williams nel descrivere i legami che si creano all'interno del nucleo familiare. Tuttavia, la malattia di Marion e come questa influenza le relazioni con lo scontroso marito Arthur e il loro unico figlio James sono elementi prettamente di fantasia. Il racconto, in parte collegabile al classico Canto di Natale di Dickens, segue l'evoluzione di Arthur e il modo in cui, anche se da anziano, arriva a cambiare radicalmente il suo carattere grazie alla musica. Seppur con tematiche e situazioni spesso drammatiche, Una canzone per Marion è prima di ogni altra cosa una commedia dall'umorismo british che si tiene lontana dal luogo comune che vuole le persone anziane ormai immobili a casa e senza far nulla, collocandosi ad un filone poco sfruttato al cinema ma che ha visto nel corso del 2012 susseguirsi titoli come Quartet, A Late Quartet, Marigold Hotel e, per certi versi, anche Stand Up Guys.
ICONE CINEMATOGRAFICHE E NUOVE STAR
Abituato a lavorare con giovani ed inesperti attori, come nel caso di London to Brighton, Paul Andrew Williams per Song for Marion si è ritrovato a dirigere per la prima volta due vere icone cinematografiche come Vanessa Redgrave e Terence Stamp per i ruoli di Marion e Arthur. A loro affianca la giovane Gemma Arterton che per la parte della direttrice del coro Elizabeth ha trascorso sei mesi ad imparare a suonare il pianoforte.
Nonostante sia stata protagonista di faticosi blockbuster come Quantum of Solace, Hansel & Gretel: Cacciatori di streghe e Scontro tra titani, la Arterton ritiene Una canzone per Marion uno dei lavori più difficili della sua carriera per la scelta del regista di girare senza effettuare prima prove e per il peso che il suo personaggio ha all'interno della storia. Nonostante sia una donna semplice e frizzante, a differenza dei suoi allievi Elizabeth non ha una vita propria, si è dedicata totalmente alla musica e spende energia e tempo per l'insegnamento. Non è di certo il tipo di persona che può esercitare fascino sugli allievi e, in qualche modo, ricorda tutti coloro che da studenti non avevano mai tempo per il divertimento a causa dell'impegno a scuola.
Christopher Eccleston interpreta invece James, il figlio di Marion e Arthur. Come spesso accade nelle famiglie, Arthur e James hanno un rapporto molto complicato: sebbene vogliano bene l'uno all'altro, appaiono distanti e incapaci di manifestare i loro sentimenti. Sarà la perdita di Marion, amata moglie e madre, che li costringerà ad un percorso di redenzione e riavvicinamento che mai avrebbero creduto possibile.
UN VERO CORO
Per Una canzone per Marion è stato reclutato un autentico coro di persone in età adulta. La scelta è ricaduta sul coro Heaton Voices, scoperto dal produttore Ken Marshall e dal regista Paul Andrew Williams durante una raccolta benefica al St. oswald's Hospice. Istituito da Richard Scott nel 2000, il coro è aperto a tutti coloro che vogliono farvi parte e nel corso degli anni ha visto aumentare la propria popolarità grazie all'approccio jazz. Lo stesso Richard Scott è stato scelto per occuparsi degli arrangiamenti musicali di Una canzone per Marion, che includono un mix di canti africani e dell'Europa dell'Est, canti gospel, numeri jazz e pezzi noti come Ace od Spades e Something's Got A Hold on Me. Vanessa Redgrave e Terence Stamp, inoltre, hanno messo al servizio la loro voce per tre canzoni in solitaria: True Colours, How Do You Speak to an Angel e Lullabye (Goodnight My Angel). Unfinished Songs, invece, è scritta da Diane Warren ed è interpretata da Celine Dion, una delle voci più richieste al cinema (Titanic e Qualcosa di personale, per fare degli esempi).
Note
Poche pretese per un film dai binari usuratissimi, che porta lo spettatore, senza fatica, dritto all’esibizione finale: in mezzo, infatti, c’è spazio anche per la classica competizione impomatata dove la corale di pensionati c’entra come i cavoli a merenda, ma inevitabilmente conquista la platea. Tanti buoni sentimenti e un eccesso di zelo zuccherino da parte di Arterton e Redgrave sono compensati dalla performance cocciuta e coriacea di Stamp, ma difficilmente si perdonano i numeri musicali con gli adorabili vecchietti abbigliati come rockstar per intonare "Let’s Talk About Sex!" delle Salt-n-Pepa.
Trailer
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Commenti (2) vedi tutti
Bello. Commovente e divertente. Ti riconcilia con la vita e con la morte. La settantenne Marion e' condannata dal cancro. Trova gioia e vita in un coro moderno che deve partecipare a un concorso. E anche il duro, rigido e timido marito capira' molto.....Attori fantatici....grande film......
commento di DelfinoDelfinoUna storia un po' strappalacrime nella quale però ci possiamo identificare, soprattutto ad una certa età. La vecchiaia, la malattia, la morte ma anche l'affetto che lega due persone che stanno insieme da tanti anni.
commento di Artemisia1593