Regia di Jonathan Glazer vedi scheda film
Inizio promettente poi un lento declino. L'annientamento di dinamiche crea nella prima parte un senso di attesa, di sospensione, di incognita. Poi il reiterarsi delle situazioni, la pennellata disturbante alla Elephant Man (a conti fatti priva di pietas) e il finale horror tolgono appeal ad una pellicola a suo modo coraggiosa e interessante. Scarlett Johansson si fa coinvolgere sorprendentemente in un piccolo film indipendente che spara tutte le sue cartucce nell'approccio distaccato e quasi cinico al nostro mondo. Ancor più al nostro essere umani: piccole, misere, vulnerabili creature. La visione dell'uomo da parte di un'alieno incarnatosi nelle fattezze burrose della bionda attrice americana rincara la dose, sprofondandoci in ambienti urbani e rurali del tutto privi di fascino e interesse. Ricorrendo all'arma della seduzione e al sesso la protagonista vampirizza e annega le vittime di turno (trascurabili figurine di un presente grigio e scialbo) in una pozza di liquido denso e scuro, metaforico, affascinante. Abisso dell'esistenza. Ad assisterla misteriosi motociclisti, servi, guardiani e angeli custodi, a occuparsi del lavoro sporco e della corretta gestione delle operazioni. La fanno da padrona la tristezza, la rassegnazione, l'accettazione di un universo privo di poesia, di palpiti, di qualsivoglia spiraglio di luce. Liberamente da interpretare il senso ultimo dell'operazione. Alcuni vi hanno visto un capolavoro, altri una bufala. Quando le reazioni sono così contrastanti è sempre il caso di andare a curiosare. Ovviamente: de gustibus. Ultimo appunto: il capolavoro di Jonathan Glazer resta Live With Me, videoclip diretto per i Massive Attack.
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