Regia di Jonathan Glazer vedi scheda film
Di Kubrick nel film non ve n'è traccia alcuna. Fatevelo dire così, in amicizia, per farvi risparmiare i soldi di un biglietto destinabili ad altro. Pensate piuttosto a qualche giovane regista danese oppure finlandese o giù di lì. Ora, una sceneggiatura così sinceramente soffre di cotante puerilità che si fa presto a rinominarla " scemeggiatura " oltre al fatto che a molti potrebbe anche suggerire che la f..a fa girare il mondo, insomma " o pilu " come si dice al sud, ma lasciamo stare. La progressione psicologica di questa aliena denota una tale scarsità nel tratteggiarne il profilo per coerenza e credibilità del tutto sconfortante: all'inizio quasi la stuprano e non si muove come una ebete, però sa ridere, emozionare, impaurirsi in certe altre situazioni e sedurre ovviamente..ma.....ah si...ma guarda te!..sempre che si ricordi che, scoprendolo solo dopo più di un'ora di film, cosa ha in mezzo le gambe! ( esiste una sfumatura tra il sarcasmo e il mal riuscito che Glazer glissa di brutto scivolando sul mal riuscito ) per non contare l'imperdonabile, totale trascuratezza nel dare una spiegazione della presa di coscienza che le fa cambiare i suoi comportamenti..a ma no, ma come no?! basta solo metterla davanti ad uno specchio in penombra citando Lynch e tutti contenti. Glazer trascura tutto questo come se l'estetica delle inquadrature e la sospensione emotiva dello spettatore davanti alla psico-terminator inebetita dalle fattezze di una nikita con qualche panettone di troppo dall'ultimo natale basti a colmare tutta questa carenza pesante di scrittura, ma non c'è nulla da fare, Glazer è convinto di essere inquietante quanto Polanski e di possedere tanta dote da poter anche lasciare perdere tutto il resto..in fondo in fondo come non pensare agli psyco personaggi di Polanski come la Deneuve di repulsione che fa fuori uomini nel proprio appartamento..Si pensa che tutto vada per inerzia e che basti metterlo nel frullatore. Non esiste, non prendiamo abbagli su! Per carità, belle le sue cartoline dalla Scozia, ma diciamocelo, siamo onesti , quante tonnellate di altri registi hanno saputo fare cose molto simili a questa? Autori conosciuti per lo più da cultori di cinema che hanno girato film muti o quasi e che incantano solo con la bellezza delle immagini? Quanto meno Glazer non fa uso di scene di estrema violenza tracotante di visionarietà arranfata al mercato all'ingrosso come altri giovani registi presi da manie di grandezza fanno, o almeno in questo caso, ma il premio film d'autore da parte mia non c'è perchè non basta studiarsi bene dove piazzare la macchina da presa e scrivere su un pezzo di carta igienica due righe di trama bastanti per un corto, perchè o sei estremamente brillante e intelligente nell'elaborare ciò che altri eviterebbero per spirito di conservazione, o sei direttamente Polanski. Tre stelle a questo consommé estetico.
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