Regia di Margarethe Von Trotta vedi scheda film
Margarethe von Trotta estende la propria rassegna filmica sul Secolo Breve implementando una pellicola storico-biografica su Hannah Arendt.
Margarethe von Trotta estende la propria rassegna filmica sul Secolo Breve implementando una pellicola storico-biografica su Hannah Arendt, pensatrice che si azzarda, emigrata negli Stati Uniti e intrapresa la carriera giornalistica per conto del New Yorker, a pubblicare un lucido e scomodo resoconto in merito al processo ad Adolf Eichmann, gerarca nazista del quale mette a nudo la disumanizzante mediocrità. La drammaturgia di tale ritratto è tuttavia drasticamente indecisa fra il tratteggio della personalità della filosofa ebrea e la declamazione delle sue convinzioni sull'Olocausto: l'approfondimento del rapporto coi due mariti e con l'ex compagno di studi Hans Jonas (Ulrich Noethen) infatti centra poco col punto di arrivo del percorso del film – la banalità di Eichmann è stata ubbidire agli ordini spegnendo il proprio umano barlume raziocinante, ma essendo colpevole di un crimine mostruosamente grave non può scaricare il barile della colpa su chi quei compiti glieli ha impartiti – e finisce, perciò, per mettere i bastoni tra le ruote all'elucubrazione intellettiva. Barbara Sukowa dà prova, in ogni caso, di grande sensibilità mimetica: il suo discorso finale agli studenti vale uno sguardo. Ma risulta inattendibile che la donna si accenda una sigaretta praticamente in tutte le scene. La sceneggiatura è di Pam Katz e della von Trotta.
Musiche di André Mergenthaler.
Film DISCRETO (6) — Bollino VERDE
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta