Regia di Margarethe Von Trotta vedi scheda film
Come è stato possibile ?
E' questa la domanda
Leggendo i libri sull'olocausto, studiando la capillare e perfetta organizzazione della pulizia etnica, visitando i campi di sterminio, questa è la domanda che sorge inevitabilmente, insieme alle lacrime.
In molti hanno cercato di dare una risposta; Hanna Arendt ha dato la risposta più sconcertante e più sconvolgente: la mediocrità dell'uomo; dove per mediocrità si intende cit. " la rinuncia alla qualità unica e peculiare dell'essere umano che è la capacità di pensare.... perdendo la capacità di elaborare giudizi morali... di conseguenza ciò ha permesso a una moltitudine di uomini ordinari di compiere azioni riprovevoli su scala mondiale mai viste prima"
Mediocri sono stati gli esecutori, mediocri i testimoni: neanche la conoscenza (Heidegger filosofo) può proteggere dalla medicrità (Heidegger uomo che prende la tessera del partito nazista, ma penso anche a Galileo che ha abiurato per sfuggire al rogo), perchè "la manisfestazione del pensiero non è la conoscenza, ma l'attitudine a discernere il Bene dal Male, la Bellezza del mondo dalle sue Brutture".
Il film è da vedere, ma soprattutto da ascoltare, per poi pensare, per non cedere alla mediocrità, perchè la regista ci avvisa, attraverso la protagonista, che ciò che è accaduto può ancora accadere; affinchè quando in quei rari momenti della Storia in cui si arriva alla resa dei conti ( ci stiamo arrivando? ci siamo già? ) non si rinunci alla capacità di pensare.
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Purtroppo io credo che ci siamo già di nuovo dentro (fino al collo) anche qui in Italia
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