Regia di François Ozon vedi scheda film
Nella casa di François Ozon è cinema pregno di narrazione che gioca con lo spettatore, sovvertendo intenzionalmente i piani della realtà e dell'immaginazione e ripiegandosi su se stessa da un punto di vista concettuale. Perchè se da una parte abbiamo una divertente ironia sulla famiglia borghese, giudicata senza contatto diretto, seppur cercato, da una (quasi) famiglia che si potrebbe definire radical-chic quindi inconsapevolmente imprigionata nella propria "bétise", dall'altra si ha invece un enigmatico ma attraente discorso metanarrativo sull'arte del narrare, appunto.
Ozon sfiora temi a lui cari, come l'omosessualità e la scoperta dell'attrazione sessuale, ma il tutto rimane abbastanza superficiale. Nella casa ha il difetto di rimanere un film estremamente indefinito: nel genere (non è drammatico; sarebbe potuto essere thriller, ma si ferma un attimo prima) e nel significato (un omaggio? una storia poco impegnata?). Resta comunque una visione interessante, complici le buone interpretazioni dei protagonisti e un Ozon vagamente alleniano.
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