Regia di François Ozon vedi scheda film
In un liceo esclusivo di Parigi un professore (Luchini) dà un compito in classe ai suoi alunni, col quale chiede di raccontare il weekend appena trascorso. Uno di essi (Umhauer) si distingue non soltanto per la capacità di scrittura, ma anche per quella di saper attirare l'attenzione del docente, che per giunta è uno scrittore fallito, con un espediente narrativo che catapulta quest'ultimo all'interno della casa medioborghese di un suo compagno di scuola (Ughetto). Quello che doveva essere un semplice tema in aula si trasforma così in un feuilleton voyeuristico che induce il ragazzo a penetrare in maniera sempre più indiscreta nella vita dell'amico, fino a sconfinare nella zona liminare tra realtà e fantasia.
Prodotto nel più classico stile Ozon: due personaggi al centro della scena, atmosfere morbose (Swimming pool), ambientazione intimistica (La famiglia è simpatica), commistione tra realtà e finzione (Sotto la sabbia) e impostazione teatrale (8 donne e un mistero). Quanto basta per fare di questo romanzo di formazione molto cerebrale, a metà tra commedia e melodramma, un apologo sull'immaginazione nel quale l'aspetto più rilevante è quello relativo alla dialettica tra realtà e fantasia nella produzione dell'atto creativo della scrittura.
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