Regia di Harold Becker vedi scheda film
In attesa della ragazza giusta con cui perdere la verginità, Louden Swain (Matthew Modine) concentra tutta la sua attenzione, il suo tempo libero e il suo testerone nella lotta libera e nella preparazione ad un importante torneo scolastico, tra dieta ed esercizi massacranti. Un po' Rocky, un po' coming-of-age, un po' ossessione anni '80 per il fisico e il fitness. C'è un po' di tutto. Il titolo prende spunto dai riti di passaggio di alcune tribù di nativi americani tesi alla crescita personale tramite digiuno e autoisolamento in mezzo alla natura i quali porterebbero ad una "visione" o "sogno" che caratterizzerà poi la direzione da intraprendere nella vita dell'individuo in questione, sintetizzando in due righe. Evidentemente nel film tutto questo si perde, prosaicamente, e non è chiaro a quale "visione", cioè obiettivo, il protagonista intende veramente mirare: se le mutande della Fiorentino o un agognato trofeo sportivo. Ovvio però che lo sforzo virile profuso nell'ottenimento del secondo scherma e compensa il mancato ottenimento del primo obiettivo, assai più importante per ogni uomo. Dopodiché, chi se ne frega.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta