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Maniac

Regia di Franck Khalfoun vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Maniac

di undying
8 stelle

Una rivisitazione originale e aggiornata di un classico dello splatter (ma non solo) che guarda molto allo stile del nostro Dario Argento ultima maniera. Tanto che sembra di assistere ad un Nonhosonno 2...

 

locandina

Maniac (2012): locandina

 

Frank (Elijah Wood) sopravvive modestamente, occupandosi di restaurare manichini. È single e a volte parla da solo. Ma queste stranezze sono nulla in confronto alle azioni che commette ai danni di giovani e belle ragazze, che prima segue per la città di Los Angeles e poi aggredisce per ucciderle e privarle dello scalpo che poi posiziona su anonimi fantocci. Da piccolo è stato costretto a vedere la madre giacere con amanti occasionali in ogni contesto e questo lo porta adesso ad agire con estrema violenza sulle donne. Fino a quando incontra Anna (Nora  Arnezeder), fotografa attratta dal negozio di manichini e intenzionata a realizzare una mostra utilizzando le opere di Frank...

 

Elijah Wood

Maniac (2012): Elijah Wood

 

"Ti immaginavo grasso, con i capelli lunghi e neri e il viso pieno di acne..." (Lucie / Megane Duffy)

 

Jan Broberg Felt, Elijah Wood

Maniac (2012): Jan Broberg Felt, Elijah Wood

 

William Lustig, regista del film originale  (1980) assieme al talentuoso Alexandre Aja (High tension, Le colline hanno gli occhi e qui anche sceneggiatore) produce un remake affascinante ed innovativo, che si distingue dal modello ispiratore a cominciare dalla scelta del protagonista, il qui diversissimo Elijah Wood dalla corporatura diametralmente opposta a quella di Joe Spinell (il Frank nel film di Lustig). Questa è solo una delle molte trovate che donano certa singolarità al film diretto da Franck Khalfoun, già all'opera -dietro una macchina da presa- con un'altra sceneggiatura di Aja: -2 Livello del terrore (2007).

 

scena

Maniac (2012): scena

 

Ciò che rende unico e assolutamente personale questo lavoro è la bellissima fotografia, capace di valorizzare ogni sequenza, associata alla strategia di messa in scena in soggettiva che evoca un malessere profondo, reso quasi tangibile dalla sofferta immedesimazione di Elijah Wood. Frank infatti nei momenti di dissociazione dialoga con se stesso, e il fatto di vedersi riflesso ora in specchi, ora in vetri e persino su monitor rende in maniera "maniacale" la sensazione di straniamento schizofrenico vissuto dal protagonista.

 

Nora Arnezeder

Maniac (2012): Nora Arnezeder

 

Fatto salvo le inevitabili riproposizioni di scene splatter con scorticamenti e il finale visionario di Frank convinto di subire aggressione da parte delle vittime redivive, che in questo giustificano l'inserimento del film tra i remake, in realtà qui le influenze sembrano essere più argentiane che mai, a cominciare dai nomi (Anna, protagonista femminile di diversi film di Argento) per proseguire con una violenza estrema vista in minimi dettagli (il primo omicidio, con la lama di coltello che penetra dal mento e attraversa -visibilmente- il palato). Per non tacere di una (bellissima) colonna sonora che rimanda ai ritmi e alle tonalità dei Goblin (complesso inizialmente opzionato da Lustig per il film originale). Certo, sconforto, follia, solitudine, amore (mancato): sono tutti gli elementi presenti nel capostipite e qui amalgamati -con diversa ricetta- alla perfezione, grazie a una sceneggiatura più dettagliata e precisa che, nella debolezza dell'intreccio (lo shock subito in giovane età), ancora una volta ci ricorda Dario Argento ...

 

scena

Maniac (2012): scena

 

Curiosità 

- Nella frase citata in apertura (pronunciata da Lucie a Frank durante l'incontro seguito alla chat) gli sceneggiatori realizzano un divertito injoke: quello infatti (grasso, con capelli lunghi ed il viso pieno di acne) è l'identikit di Joe Spinell, il Frank del film originale.

- Quando Frank è in casa di Lucie la ragazza mette su un brano musicale: è il bellissimo Goodbye horses di Lazzarus (da Il silenzio degli innocenti).

- William Lustig (aka Bill Lustig), dopo avere diretto una interessante ciclo di film (tra i quali la serie di Maniac Cop) si è dedicato al recupero di pellicole nell'ottica di una distribuzione mirata al mercato DVD. Notevole la cura e l'attenzione affidata dal regista per l'attenzione riposta al riversamento dei film (integrali) e ai contenuti extra delle pellicole in catalogo Blue Underground, con un occhio particolare di riguardo verso il cinema thriller italiano (ad esempio, buona parte della filmografia -guardacaso- di Argento).

 

Elijah Wood

Maniac (2012): Elijah Wood

 

Il Bluray della Eagle Pictures propone il film nella perfezione che il supporto permette con definizione HD e in formato anamorfico 2.35:1. Possente la traccia dolby 5.1 Master HD. Extra composti da due interviste (ad Elijah Wood e al regista) per una durata inferiore a trenta minuti. La versione del film si ferma a 1h29m05s.

 

Maniac (2012): Trailer originale | Sottotitoli francese

 

Soundtrack (Doll)

Soundtrack 2 (Haunted)

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