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Maniac

Regia di Franck Khalfoun vedi scheda film

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Tato88

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La recensione su Maniac

di Tato88
6 stelle

Forse è stata già raccontata tante volte la storia del maniaco che perseguita le ragazze a causa di trascorsi burrascosi con la madre, per poi collezionarne gli scalpi e corredarci i manichini di sua produzione, ma sicuramente non dal punto di vista esclusivo del killer Frank. Il regista si cala negli occhi e nella mente del protagonista (un inquietante Elija Wood) seguendo in soggettiva i suoi pedinamenti, i suoi omicidi, le sue pratiche raccapriccianti, le sue visioni e il suo innamoramento (anche destinato a finire in tragedia) della fotografa Anne. Il film si avvale di effetti speciali davvero speciali, funzionali e spesso entusiasmanti. Tuttavia una forma così artificiosa (e qui possono partire disquisizioni tecno-filosofiche a non finire sia tra critici che tra cinefili) tutto fa tranne che favorire l’immedesimazione con Frank. Al contrario i frequenti sguardi in macchina sia dei personaggi che dello stesso Elija Wood (che spesso si specchia) rischiano di allontanare lo spettatore addirittura da un’immedesimazione con la macchina da presa. Messi continuamente in soggezione da un mondo (quello all’interno dello schermo) da cui solitamente, nei film così inquietanti, ci si vorrebbe sentire ben separati, ci viene istintivo distogliere lo sguardo per concentrarci magari sugli elementi di contorno che rivelano spesso qualche erroraccio di prospettiva (come un riflesso del killer in uno specchio dall’angolatura sbagliata). Aggiungiamo inoltre che questa scelta registica non è così rigorosa: il regista, in due o tre occasioni, si distacca dalla soggettiva di Frank per consegnarci un’inquadratura più tradizionale ed efficace dell’azione, ma che farà impazzire i teorici nel cercare ricondurre quei movimento macchina ad una motivazione profonda che purtroppo non sussiste e che libera il fantasma delle costrizioni di produzione (se l’interprete è Elija non puoi permetterti di non inquadrarlo per bene, eh!).

In definitiva, il film è bello e divertente, assolutamente consigliato per gli amanti del genere e non. Dal punto di vista della sperimentazione mi tocca invece bocciarlo a causa di tutte queste numerose approssimazioni. Peccato, perché Maniac poteva, con un po’ più di accortezza e pugno di ferro da parte del regista, essere inserito nella lista delle pellicole che utilizzano tecniche estreme insieme ad Arca Russa, Nodo alla Gola, Irreversible, e altri.

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