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Quartet

Regia di Dustin Hoffman vedi scheda film

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La recensione su Quartet

di alan smithee
6 stelle

TFF 2012 - FESTA MOBILE - FILM D'APERTURA
Ci siamo, siamo partiti anche quest'anno. Dopo infinite polemiche per una Festa del Cinema romana che ingombra sia Venezia sia Torino, dopo l' eccellente (ma per alcuni inutile) defezione di Ken Loach, che boicotta il premio alla carriera per solidarieta' con i licenziamenti selvaggi ai danni degli addetti al settore della cultura piemontese, la trentesima edizione del TTF ha finalmente inizio. E mentre a Roma il pubblico pare sia andato scemando, qui nel capoluogo piemontese oggi pomeriggio la ressa di persone in coda all'unica biglietteria aperta (vergogna!) per ritirare prima abbonamenti, poi i biglietti della sera di domani e quant'altro necessario per permetterci di visionare finalmente i film in programma (quanta burocrazia per un festival costruito per il pubblico!), ha creato attese di oltre un'ora che hanno impedito tra l'altro al sottoscritto e a molti altri di vedere l'atteso film della Lynch, travolgendo non poco la scacchiera degli appuntamenti del giorno seguente (la Lynch non va comunque persa a mio avviso).
Intanto stasera alle 21 l'inaugurazione all'Auditorium del Lingotto, gremito oltre ogni possibilità, sfilavano i manifestanti difesi da Loach, entravano le autorità, alcuni membri della giuria, attori,attrici e registi impegnati attualmente su alcuni set torinesi, mentre una spigliata Gerini si è rivelata una madrina d'apertura appropriata, soprattutto quando ha ricordato la sua recente (molto bella) fatica interpretativa nel bel film torinese di Soldini. E dopo una veloce intrigante carrellata su quello che potremo vedere nei giorni che seguiranno, ha avuto finalmente inizio il film d'apertura, esordio registico in età matura del celebre doppio premio Oscar Dustin Hoffman. Che prende in prestito il copione di una commedia teatrale brillante e spigliata e dirige una manciata di ottimi attori britannici impegnati ad impersonare un gruppo variopinto ed eterogeneo di anziani musicisti ospitati in una bella casa di riposo nelle campagne fuori Londra, mentre organizzano, come ogni anno in occasione dell'anniversario della nascita di Verdi, un concerto-spettacolo con l'intento di raccogliere fondi per evitare che la casa di cura venga smantellata.
L'arrivo a sorpresa nell'ospizio di una celebre cantante lirica da tempo ritiratasi e sola, ex moglie di uno degli ospiti piu' beneamati della compagnia, getta un po' di trambusto nella bizzarra comunità, soprattutto quando ad alcuni dei vecchietti viene in mente di sfruttare la celebrita' di cui gode ancora la diva in pensione, per ricomporre un quartetto celebre della loro gioventu' di artisti di successo.
Un film piccolo, carino e intenzionato a piacere a tutti i costi (il pubblico in sala alla fine sembra gradire parecchio e si prodiga in applausi da standing ovation), che si sbriciola tuttavia spesso in situazioni e carinerie viste mille volte e talvolta persino stucchevoli. Resta innanzi tutto nella mente la bravura di alcuni veri anziani musicisti che eseguono molto bene lo spettacolo che li rese grandi in giovenù, oltre alla fantastica professionalità di attori grandissimi come Maggie Smith (curiosamente gia' impegnata oltre trent'anni fa in un film di Ivory dallo stesso titolo ma per nulla assimilabile a questo) e un emozionatoTom Courtenay, che all'ultimo momento, quando sul piu' bello decidono, forse per resistere alla tensione del ritorno sulle scene, di rinnovare ufficialmente il loro amore solo apparentemente tramontato, riescono a commuovere anche il piu' roccioso ed impassibile degli spettatori in sala. Quanto alla prova registica di Dustin Hoffman non mi sento di spendere particolari commenti in quanto il film, semplice e sin troppo lineare, non richiede sforzi o intuizioni visive che ne rendano riconoscibile uno stile personale di conduzione o di narrazione. Il grande attore forse ha voluto togliersi uno sfizio, forse si e' riconosciuto anche anagraficamente nei personaggi che popolano la sua carina opera prima, e per questo ha scelto di non rischiare né tantomeno osare vie impervie o sperimentali. E il film, prodotto da BBC, non fosse per il cast che lo nobilita, sarebbe niente piu' che un corretto film tutto buoni sentimenti da buttar giù in un freddo pomeriggio tra donne, da condividere con le amiche ed un té fumante a riscaldare lo stomaco.

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