Regia di Sophie Lellouche vedi scheda film
Convince solo in parte questo esordio della regista Sophie Lellouche (nessuna parentela con Claude), che vuole rendere un sentito omaggio all'universo di Woody Allen, ma non ne possiede la leggerezza e l'arguta ironia. La storia di Alice, farmacista single con una grande passione per il comico newyorchese che elude i tentativi dei suoi familiari di farla accasare finché incontra Victor, specializzato in sistemi d'allarme, si sviluppa un po' a fatica, senza particolare originalità, con una protagonista che dialoga continuamente con il poster del suo idolo, si comporta in modo eccentrico e piuttosto fanciullesco finché non sarà trasformata dall'amore. Lo stesso Allen ha avallato l'operazione apparendo in un breve cameo nel finale, ma il film resta soprattutto una curiosità non priva di forzature che limitano anche gli attori, con una Alice Taglioni spinta troppo sopra le righe e un Patrick Bruel simpatico nel ruolo del seduttore, ma comunque inoffensivo. Come commedia romantica segue binari abbastanza collaudati, come omaggio ad Allen funziona un po' meglio, ma non basta a renderla memorabile. E anche alcuni sub-plot come quello della sorella e dei suoi problemi matrimoniali aggiungono poco alla sostanza dell'opera, mentre certe scene vagamente surreali come quella della rapina che si conclude col regalo di alcuni dvd di Allen al rapinatore, oltre che inverosimili, si rivelano un po' scioccherelle.
Voto 5/10
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