Tentata dalla corte incessante di uno sconosciuto, che sostiene di averla già incontrata un'altra volta, una donna è contesa fra la possibilità di una evasione sentimentale e la precarietà del rapporto con il suo attuale compagno, che non ne avverte i turbamenti. Lei sembra lasciarsi persuadere dallo sconosciuto, ma la partita rimane aperta....
Note
Il regista e scrittore francese Alain Resnais ha realizzato un film indubbiamente difficile, intellettualistico e provocatorio, che ci spinge a penetrare con lo sguardo nella sua ambigua sostanza, misteriosa come il magico luogo dell'azione pervaso dai fantasmi del passato.
Un film poetico, sospeso narrativamente su un piano filosofico, avvalorato dall'archetipo dell'amore, qui reso indefinito e incerto tra passato, presente e futuro.
un esercizio di stile, molto raffinato. forse a tavolino scomponendo ogni scena e facendo attenzione ai dettagli si riesce a capirci qualcosa (forse), ma sarebbe un lavoro da certosini. pesantuccio, ma interessante. da rivedere
In un lussuosissimo albergo, tra uomini e donne assorti in chissà quali pensieri, spiccano per contrasto tre persone soltanto : un uomo (Giorgio Albertazzi), che corteggia ostinatamente una bella signora sulla base di una promessa che dice essersi fatti un anno prima durante un soggiorno a Marienbad ; la donna stessa (Delphine Seyrig), che ascolta le cose che ha da dire l'uomo e accetta… leggi tutto
Siccome per questo Film non saprei da dove iniziare una Recensione in maniera oculata e propria al tipo di pellicola appena visto,l'unica in sintonia con il mio pensiero,e' stata scritta ca. 2 anni fa dall'Utente "mm40" che scrisse cosi' : "La visione di L'anno scorso a Marienbad assomiglia terribilmente ad un'ora e mezza di tapis roulant (velocità: intensa): un'ora e mezza di movimento,… leggi tutto
La visione di L'anno scorso a Marienbad assomiglia terribilmente ad un'ora e mezza di tapis roulant (velocità: intensa): un'ora e mezza di movimento, chilometri su chilometri, ma nella realtà non ci si è spostati di un solo millimetro. La camera vaga per gli eleganti e sfarzosi saloni, fra i tavoli da gioco, nelle camere da letto e nel parco dove i due protagonisti continuano ad inseguirsi (e… leggi tutto
Voi Siete Qui: "Don't Move, Stay Still."
Quel non luogo iper-situato fra un battito di palpebre e l'altro, nel tempo [d(is)]stante tra l'assopirsi e il risvegliarsi: il nero assoluto di pellicola cinematografica non…
“La comprensione ha un prezzo, è di per sé una cazzo di malattia.” Il linguaggio - tanto quello parlato/ascoltato quanto quello scritto/letto (ma non quello pensato, ovvero…
Un'accipitridica elica in picchiata: una caduta libera nel depositarsi del tempo.
Quasi tutto è dimenticato, svanito. Avvicinarsi è impossibile. E il poco che resta potrebbe portare fuori strada.…
Il passato è un loto, potalo ed esso crescerà. “The OverStory” - Canopia, la SovraStoria, in italiano reso come “il Sussurro del Mondo”, volendo intendere [creando una…
“Tu non ricordi; altro tempo frastorna la tua memoria; un filo s'addipana.”
Un uomo, una donna, in un palazzo principesco, di sera, a una festa. Individui senza nome, pure astrazioni al servizio del cinema di Resnais. L’uomo incalza la donna affermando di averla già vista e frequentata altrove, l’anno prima; la donna nega recisamente. Il marito della…
Che sia un appassionato del cinema della Nouvelle Vague è ampiamente risaputo nel giro delle mie amicizie. Purtroppo però il passaparola ha prodotto come sempre i suoi imprevedibili effetti e da…
All'interno di un palazzo barocco si agitano figure spettrali, parvenze di vita, fantasmi forse condannati a vivere, e rivivere, come riflessi senza alcun potere decisionale. Mentre assistono ad una rappresentazione teatrale, a loro modo sembrano attori dell'immenso palcoscenico che ha per tema la vita. Tra costoro tre enigmatiche presenze, che pure non hanno nome: un uomo che…
Oggi, 31 agosto 2016, inizia ufficialmente la 73esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Un'edizione un po' particolare quest'anno. Infatti, l'intero Paese è ancora addolorato per il terremoto della…
Un bel gruppo di "Non Profeti in Patria", si direbbe. C'è Samuel Fuller, che si ritrova fianco a fianco con Jean-Luc Godard dopo i loro trascorsi agli albori della Nouvelle Vague (e la lista di Fuller ne porta…
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Commenti (4) vedi tutti
Un film poetico, sospeso narrativamente su un piano filosofico, avvalorato dall'archetipo dell'amore, qui reso indefinito e incerto tra passato, presente e futuro.
leggi la recensione completa di undyingFilm unico.
leggi la recensione completa di giansnow89Misterioso, labirintico, affascinante. 8
commento di kotrabun esercizio di stile, molto raffinato. forse a tavolino scomponendo ogni scena e facendo attenzione ai dettagli si riesce a capirci qualcosa (forse), ma sarebbe un lavoro da certosini. pesantuccio, ma interessante. da rivedere
commento di leonardo4it