Regia di Brian W. Cook vedi scheda film
Durante le riprese di Eyes wide shut, Alan Conway (Malkovich) faceva la bella vita facendosi passare per il regista Stanley Kubrick e scroccando in continuazione a destra e a manca, e non soltanto denaro…
Ispirato a una storia realmente accaduta, il film gira in moto perpetuo, con l'eccezione del breve frammento finale col ricovero in una clinica psichiatrica, sempre intorno allo stesso modulo: abbordaggio, sbafo, fuga, sorpresa della vittima. Eravamo in epoca pre web 2.0 e quindi si capisce che molte persone non avessero la possibilità di accertarsi che l'impostore fosse realmente Stanley Kubrick, dal quale, peraltro, era totalmente dissimile.
A incarnare il protagonista c'è un John Malkovich che gioca la parte in maniera talmente laida da risultare repellente, la quintessenza della checca dandy che sembra ricordare i vezzi di Truman Capote. Il resto è film da terza serata in qualche rete locale, con attori di dubbio professionismo e messa in scena ben sotto i limiti di guardia.
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