Regia di Federico Zampaglione vedi scheda film
“Tulpa è un termine della lingua tibetana usato in ambito buddhista…il significato della parola definisce un’entità incorporea creata attraverso particolari metodi meditativi…oppure una spiegazione di un fenomeno paranormale di immedesimazione malvagia”. Così Wikipedia, nel film di Federico Zampaglione è il nome di un sotterraneo club privé di ispirazione buddhista in cui abbandonarsi al suddetto tulpa per raggiungere un altro sé appunto, attraverso lo scambismo, la sessualità una e trina e le varie correnti derivative ed estreme del sesso. Lisa (Claudia Gerini) fa parte del cda di una importante società quotata in borsa gestita dal maturo e viscido Roccaforte (Michele Placido). Lei ha una doppia vita, una sola amica Giovanna la libraia (Michela Cescon) e lo jogging come hobby ufficiale. Una serie di omicidi efferati ruotano intorno ai frequentatori del Tulpa fino ad arrivare ai colleghi-rivali di Lisa.
Questa la sinossi sintetica del deludente giallo/horror del cantante pop dei Tiromancino prestato al grande schermo. Dopo la bella prova di SHADOW, stavolta rende omaggio agli anni settanta argentiani, baviani etc. senza avere la personalità degli adorati maestri del genere. Risultato: una mera e per niente sublime ricapitolazione. La coppia Violati-Cucinotta produce a basso budget una pellicola ambiziosa e citazionista dal principio alla fine. L’EUR come scenario, personaggi ambigui a iosa (in primis il guru Kiran/Nuot Arquint), una spruzzata di soft-core, il dozzinale Dardano Sacchetti quale soggettista, Claudia Gerini protagonista “raccomandata” e raccapriccianti scene di torture porn. Un tempo sarebbe stato un prodotto da esportare nei mercati anglosassoni e asiatici, oggi chissà. Chi è esperto e cultore del giallo all’italiana non farà fatica a capire l’identità dell’assassino, tra l’altro abbigliato uguale a Dario Argento. Perché non farlo interpretare direttamente a lui? Noi fan avremo apprezzato e riso con gusto della trovata, ma Zampa si è preso troppo sul serio e del suo TULPA – PERDIZIONI MORTALI salv(iam)o le musiche e basta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta