Regia di Francesca Muci vedi scheda film
L'amore è imperfetto, il film anche (e molto), ma ha una carnalità, una vivacità e un ritmo che lo fanno sembrare una versione dei melodrammoni di Matarazzo aggiornata ai tempi dell'amore liquido. La prima opera di finzione di Francesca Muci - che avevamo apprezzato nel documentario L'Italia del nostro scontento - è tratta dal suo romanzo eponimo e racconta la vicenda della trentacinquenne Elena (interpretata con venature hot da una Anna Foglietta, finora mai tanto brava) che - tra il 2005 e il 2012 - si arrabatta tra tre amori impossibili e la convivenza con l'amica Roberta (Filippi): quello per Marco (Berruti), gay che, approfittando della sua bellezza, la vuole solo per poterla inseminare; quello per un maturo produttore discografico cinquantenne dai modi garbati (Wolkowitch) e quello, fuggitivo e subìto suo malgrado, di una ragazzina invadente, insolente e ninfomane (Cacciatore).
Ambientato in una Bari fotografata nei suoi angoli più suggestivi, nella quale neppure il barista o il fruttivendolo parlano come Lino Banfi perché nel capoluogo pugliese hanno frequentato tutti la scuola di dizione, L'amore è imperfetto trova una sua cifra stilistica originale, in un andirivieni temporale che spariglia le carte del racconto e ci appassiona al destino sentimentale della protagonista. In testa e in coda, purtroppo, tocca sorbirsi un paio di canzoncine di Tiziano Ferro.
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