Regia di Mel Brooks vedi scheda film
Mel Brooks si era montato la testa per i successi avuti, ed in parte sostenuti da idee e attori venuti al momento giusto, che magari avevano contribuito a dare l’ispirazione giusta, qui si allarga in una parodia che sa di brodo allungato ed ha delle trovate da vero varietà di terzo ordine, si salva qualcosina a sprazzi, ma il resto è volgarità e goliardia fine a sé stessa, che non regge il divertimento che si era proposto. Magari si ride sulla carta, ma nella realizzazione si ride ben poco e le trovate non sono altro che siparietti da spettacolo Tv di varietà. Il film prevedeva una seconda parte, infatti nell’originale si chiama parte prima, ma l’insuccesso giusto ne ha bloccato ogni altro ardire, anche se nel finale c’è uno pseudo trailer del sequel. Nella rete cascano diversi nomi, che sulla base della fiducia a Brooks per le cose fatte, speravano in una realizzazione più cinica e comicamente valida, il blasfemo rientra in una situazione da teatrino di marionette, l’ironia annunciata è niente più che una promessa non mantenuta, solo macchiette, che portano ad un discorso presuntuoso e senza speranza.
una carrellata nel tempo che a dire sciocca è dire poco
la presunzione si premia da sola
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