Regia di Adam Leon vedi scheda film
Davvero un ottimo lavoro questa opera prima di Adam Leon, che con una manciata di attori e un budget evidente ridottissimo realizza un film ambientato nella sub-cultura graffitara. La pellicola si avvale di un’economia di inquadrature abbastanza accentuata e di un utilizzo minimale della fotografia, senza per questo rinunciare ad una soddisfacente resa qualitativa.
Gimme the Loot ha inoltre (e soprattutto) il pregio di sviluppare una trama lineare che prende risvolti inediti ad ogni angolo, proprio come la vita: per controbattere un`offesa arrecata da una banda rivale (che notte tempo rovina un graffito), i due giovani protagonisti afroamericani hanno bisogno di nuove bombolette spray. Per comprare le bombolette servono dei soldi che loro non hanno. L`occasione si presenta quando Malcom conosce una ragazza che possiede un preziosa collezione di gioelli. Malcom pensa immediatamente di rubarIi, ma i sentimenti crescenti verso quest`ultima fanno tentennare il ragazzo, salvo poi cambiare idea dopo un frustrante secondo appuntamento e il casuale ritrovamento della chiave della cassaforte. Escogita allora un piano abbastanza semplice con l`aiuto dell`amica Sophia, anche lei figlia della strada, per poi fallire miseramente ritrovandosi senza soldi e senza scarpe. Deciderà allora, sotto suggerimento di Sophia, di utilizzare i pochi soldi racimolati nel tragitto per compre un mazzo di fiori per il compleanno della madre.
La recitazione degli attori esordienti è davvero notevole e il protagonista Malcom, ingenuo e timido al punto giusto, risulta simpatico fin da subito suscitando nello spettatore un mix di tenerezza e pietà.
In definitiva il film, sebbene molto semplice (o forse proprio per questo), è tra i migliori della sezione un certain regard, e conserva intatto fino alla fine un tono distaccato e allo stesso tempo delicato di rara efficacia. E poi mai mi sarei aspettato un colpo di coda neorealista provanire dalla lontana america.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta