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Una pazza giornata di vacanza

Regia di John Hughes vedi scheda film

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La recensione su Una pazza giornata di vacanza

di millertropico
8 stelle

Il protagonista di questa godibilissima pellicola, è  l'allora giovanissimo Matthew Broderick nei panni di un ragazzo che  prova a realizzare il sogno di ogni adolescente (che è probabilmente e al tempo stesso anche l'incubo di ogni genitore): quello di fare in un giorno ciò che la maggior parte della gente non ha il coraggio di fare in tutta la sua vita.
Ferris (così si chiama il giovanotto) una mattina e quasi all'improvviso, si rende conto che la vita scorre così veloce che si rischia - più che di perderla - di non utilizzarla affatto, se non ci si ferma ogni tanto almeno un attimo per guardarsi intorno.
E' proprio questa constatazione che lo induce  a prendere drastiche decisioni che lo portano a riservarsi una giornata di "vacanza" da costruire davvero a modo suo.
Come prima cosa, decide allora di marinare la scuola con l'intenzione di spassarsela alla grande. Poi, con l'aiuto del suo amico Cameron prende momentaneamente "in prestito" (si fa per dire) la preziosa auto del padre e la utilizza per andare a vedere una partita di baseball a Chicago.Ovviamente le "trasgressioni" non si limitano certo a questo,  ma vanno ancora oltre (per esempio quella di intrufolarsi in un ristorante di lusso senza avere i soldi sufficienti).
Una delle scene più memorabili, rimane quella in cui durante una sfilata cittadina, canta a squarciagola "Twist and Shout", na ce ne sono altre altrettanto divertenti.
Tipico esempio del cinema di Hughes che ha quasi sempre al centro storie di adolescenti (vedi  "Sixteen Candles" o anche "Breakfast Club") anche in questo film sono proprio gli adulti incapaci di capire i problemi e le esigenze delle loro successive generazioni (siano essi i genitori di Ferris o il preside della scuola da lui frequentata, il cui unico scopo nella vita sembra essere quello di sorprendere il ragazzo mentre sta facendo qualcosa di vietato) a svolgere un ruolo più marginale e subordinato: delle semplici figure funzionali al racconto,  poichè tutto lo spazio è occupato in primo piano dai ragazzi.
Un'opera insomma gradevole e un po' fracassona, che più che del regista, sembra essere appannaggio prioritario degli interpreti, tutti azzeccati e in parte, a partire proprio dal già citato Matthew Broderick, l'adorabile ed esuberante Ferris. Lo accompagnano nel percorso, il co-protagonista Alan Ruck (Cameron) che quando fu girata la pellicola aveva vent'anni, Mia Sara (Sloane, la girl-friend di Ferrus) e Jennifer Grey (la spietata sorella del ragazzo stufa - e anche un po' gelosa - della sua popolarità). Da citare ancora  Jeffrey Jones nel ruolo del padre, Cindy Picket, Lyman Ward e Charlie Sheen.

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