Regia di John Hughes vedi scheda film
Non mi ha per niente entusiasmato questo film del bravo e compianto John Hughes; vero e proprio caposcuola del cinema giovanile americano anni ottanta è riuscito spesso a divertire e accattivarsi l'interesse dei suoi giovani spettatori, ma questa volta nel suo film non ho ravvisato nessun tipo di risvolto sociologico interessante ne tanto meno trovate divertenti ed anche il ritmo a volte latita, l'unico aspetto che mi ha veramente esaltato in questa occasione è la minuziosa descrizione di Chicago con le sue locations più caratteristiche che fanno da palcoscenico alla pazza giornata di vacanza dei tre ragazzi che con piccoli stratagemmi perpetrati ai danni dei genitori e dell'imbranato preside sono riusciti a marinare la scuola.
I protagonisti a mia modesta opinione sono molto dimenticabili sia come attori che come personaggi: in prima linea Matthew Broderick che al tempo andava per la maggiore come incarnazione del giovane yankee simpatico e sorprendente ma a me non ha mai entusiasmato più di tanto e come non mai in questo ruolo da saputello infallibile che riempie i frames con smorfie di vario tipo che non lasciano la benchè minima traccia anche dopo i titoli di coda, la sua ragazza è un'altro personaggio mal scritto ma non male interpretato da Mia Sara che oltre ad un bellissimo viso denota anche doti recitative di buon livello che avevo apprezzato molto in "Legend" mentre trovo assolutamente irrilevante la prova ed il personaggio di Alan Ruck, scollato dal resto anche il ruolo di Jennifer Gray che sembra vivacchiare sulla pellicola per mancanza di riempitivi o elementi di raccordo, totalmente privi di personalità
i genitori di Ferriss interpretati anche loro da due illustri sconosciuti poco dotati.
Una commedia di scarso successo alla sua uscita caduta giustamente nel dimenticatoio per sopraggiunta obsolescenza.
Pessima anche questa, la presenza di Twist and Shout fra le canzoni non basta, anche perchè è utilizzata in una sequenza inutile in cui Chicago si unisce tutta in coro a John Lennon, contenti loro.
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