Regia di Wayne Thornley vedi scheda film
Opera prima del regista Wayne Thornley e dello studio d’animazione sudafrica-
no Triggerfish, Zambezia 3D è una piacevole sorpresa. Non è, come potrebbe far pensare il titolo, un’imitazione di Madagascar bensì un’avventura aerea più vicina a Il Regno di Ga’Hoole. La leggenda dei guardiani. Il protagonista Kai è un falchetto allevato dal padre Tendai, quasi un eremita, in prossimità di un canyon nella valle dello Zambesi. Qui giunge una cicogna africana, in rotta verso la comunità utopica di Zambezia ma inseguita dal vendicativo marabù Cecil. Kai scopre così l’esistenza di un mondo più vasto e meraviglioso, che nasconde un’ombra nel passato del padre e per questo gli è stato tenuto segreto. Il falchetto sente di dover lasciare il nido e raggiunge la maestosa città per volatili, eretta sopra un baobab sulle rive delle cascate Victoria. Anche il feroce e possente varano Budzo, però, vuole raggiungerla e si allea con i reietti marabù, costringendo presto all’azione il riluttante Tendai. Si tratta di un tipico “viaggio dell’eroe”, dove la banalità dei dialoghi è limitata dal dilagare delle sequenze d’azione in volo, che per altro valorizzano il 3D. Se tecnicamente ci sono limiti assenti nei prodotti americani (soprattutto nell’animazione delle piume), gli scenari hanno maestosità e sense of wonder, inoltre la velocità di inseguimenti e picchiate tra i grandi cieli dell’Africa rende l’avventura emozionante non solo per i più piccoli.
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