Regia di Martin Ritt vedi scheda film
Come detto anche da altri i film tratti da opere teatrali spesso non riescono a ricreare al cinema l'alchimia che ne decreta il successo a teatro e bisogna avere un regista esperto per scavalcare le pastoie del semplice teatro filmato.Qui l'esperto Ritt dimostra quanto conti una regia scattante e mai banale per rendere interessante una storia che altrimenti sarebbe troppo leggerina per appassionare il pubblico.E il cast con stelle di prima grandezza che vengono qui impiegate sicuramente gli fornisce un grosso e gradito aiuto.La struttura portante è quella del legal drama,è ambientato quasi per intero in aula di tribunale.Al centro del film è l'ostinazione di questa donna,squillo di lusso che ha ucciso facoltoso cliente, a non volersi assoggettare all'infermita'mentale che l'avvocato pagato dai facoltosi genitori ha scelto come linea difensiva.E ci vuole un arguto avvocato d'ufficio a empatizzare con lei e a ottenere quello che vuole.Naturalmente quasi tutto il film è poggiato sulle spalle della Streisand impegnata in un vero tour de force(compreso un lungo monologo quasi alla fine del film).Dimostra di sembrare molto a suo agio anche in un ruolo emotivamente forte come questo anche se a volte tende ad esagerare andando sopra le righe.....bello il finale con lei che finita l'udienza preliminare passeggia per strada respirando a pieni polmoni l'aria della liberta'....
ottimo per la sua parte ricca di sfumature
non male nel ruolo del medico
bravo nel ruolo dell'avvocato
furoreggia ancche se a volte va sopra le righe...
regista solido che con la sua regia brillante riscatta il copione teatrale
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