Regia di Robert Redford vedi scheda film
"The company you keep" è un'espressione che significa più o meno "la gente di cui ti circondi" ed appartiene ad un concetto psicanalitico, e cioè che tendiamo ad assomigliare alle persone che frequentiamo, perché loro sono ciò che noi vorremmo essere. Al di là della pertinenza o meno del titolo (forse una volta tanto la traduzione in italiano si confà maggiormente con la vicenda narrata), sembra che sia proprio Robert Redford "who can't escape the past" (parafrasando la frase di lancio della locandina). Il film è ambientato al giorno d'oggi, ma si respira aria di anni settanta, non solo per la preponderante presenza nel cast di "vecchi scoreggioni" (Redford, Sarandon, Nolte, Christie, Elliott, Gleeson, Jenkins), ma anche per il soggetto, il ritmo, lo stile, la narrazione. Ed è proprio il soggetto il punto debole di questa pellicola. Sinossi: Jim Clark cerca Mimi Lurie per convincerla a scagionarlo da un'accusa di omicidio. Punto. La ricerca diventa ovviamente kafkiana per poter "tirare" due ore di film. E' veramente troppo, troppo poco, la sostanza è esigua, si avverte un grosso vuoto. Il giudizio sufficiente esprime la mancanza di elementi urticanti nell'opera, ma da qui a dire che il risultato sia interessante ci passa molta, molta strada.
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