Trama
Quando Sharon Solarz (Susan Sarandon), ex membro negli anni Sessanta del gruppo radicale e sovversivo dei Weathermen, viene arrestata nello stato di New York, involontariamente tira in causa anche Jim Grant (Robert Redford), un vecchio compagno e complice che da trent'anni si è rifatto una nuova vita come avvocato di una piccola cittadina. Su Jim grava l'accusa di aver ucciso una guardia di sicurezza durante una rapina in banca in Michigan negli anni Settanta. Da allora aveva fatto perdere le sue tracce ma le parole di Sharon hanno permesso alla polizia di rintracciarlo. Costretto alla fuga, per proteggere sua figlia Isabel e dimostrare la propria innocenza, Jim deve ritrovare l'ex amante e complice Mimi Laurie (Julie Christie), l'unica in grado di scagionarlo. Nel frattempo, anche il giovane giornalista Ben Shepard (Shia LaBeouf) si interessa alla vicenda, cercando di rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle.
Approfondimento
THE COMPANY YOU KEEP: DAL ROMANZO AL FILM
The Company You Keep segna il ritorno alla regia di Robert Redford dopo lo storico The Conspirator. L'adattamento del romanzo di Neil Gordon è affidato allo sceneggiatore Lem Dobbs e la storia puà essere vista come una sorta di caccia al topo, in cui la parte del gatto è riservata al giovane giornalista Ben Shepard, interpretato da Shia LaBeouf, e quella della preda al fuggitivo avvocato Jim Grant, interpretato dallo stesso Redford. Ambientato ai giorni nostri e frutto di eventi fittizi, The Company You Keep ha però come background la storia e i fatti successivi ai movimento di protesta contro la guerra a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta e, in particolar modo, al movimento dei Weather Underground, una delle organizzazioni più violente. Gordon descrive infatti il ritorno al passato di Grant, uno degli esponenti più estremisti del movimento (accusato di omicidio e rapina), focalizzando l'attenzione su come vive dopo trent'anni dai fatti, su come la sua vita si sia evoluta e su cosa nasconda dietro la sua falsa identità e apparente serenità familiare. Nel tracciare la vicenda, lo sguardo dello scrittore si posa anche su altre persone che ai tempi erano coinvolte negli atti di protesta che sfociavano nell'illegalità, mostrando come con il passare degli anni si possano assumere posizioni differenti nei confronti degli eventi di cui si sono resi protagonisti (c'è chi rinnega la violenza costruendosi un percorso di vita del tutto nuovo, come nel caso del personaggio del professor Jed Lewis, e chi invece è ancora convinto che quella fosse - ed è - l'unica via per cambiare le sorti del mondo, come nel caso di Mimi Lurie).
UN CAST DA OSCAR PER UN THRILLER POLITICO
La vera identità di Jim Grant viene scoperta dal giovane giornalista di provincia Ben Shepard quando viene arrestata l'ex compagna di scorribande Sharon Solarz. L'accusa che pende sulle loro teste è quella di rapina a mano armata degenerata in omicidio. L'unica via per Grant per scagionarsi da quanto gli viene contestato e rimanere accanto alla piccola figlia, sconvolta ancora dalle recente morte della madre, è rintracciare Mimi Laurie, ai tempi sua compagna anche nella vita privata e madre di quell'altra figlia a cui Grant ha dovuto rinunciare. Con il suo volto che campeggia sulle prime pagine di tutti i giornali, Grant viene costantemente inseguito da Shepard, il primo a convincersi della sua innocenza e a venir a capo della verità, e dagli agenti dell'Fbi. Per ritrovare Mimi, Grant rintraccia uno dopo l'altro i membri ancora liberi del suo ex movimento e dalle conversazioni intrattenute, oltre a scoprire come hanno vissuto nel tempo che da allora è trascorso, raccoglie indizi e informazioni che solo chi è connesso da uno stile di vita non del tutto dimenticato può dargli.
Nel trasferire la storia sul grande schermo, Redford si è circondato di un cast di attori veterani quasi tutti vincitori o nominati all'Oscar e di alcuni dei migliori giovani attori in circolazione. Riservando il ruolo di Grant per se stesso, ha affidato la parte di Shepard a Shia LaBeouf che, traendo spunto dai personaggi di Redford e Hoffman in Tutti gli uomini del Presidente, costruisce un personaggio mosso dalla smania di diventare famoso e di fare lo scoop della vita anche a costo di una vita privata quasi nulla. La "clandestina" e latitante Mimi Laurie, la chiave di svolta di tutto il thriller politico, è interpretata invece da Julie Christie, premio Oscar per Darling.
Accanto a loro, si segnalano i nomi di Sam Elliot (nei panni del compagno di Mimi Laurie), Richard Jenkins (è l'ex weatherman divenuto professore di storia Jed Lewis), Nick Nolte (è il leale Donal, colui che gioca un ruolo chiave durante la fuga di Grant), il premio Oscar Daniel Sloan (è il fratello a cui Grant affida la figlia Isabel), Brendan Gleeson (è l'ex capo della polizia ormai in pensione, a cui è stata affidata la figlia di Mimi e Grant), Anna Kendrick (è la giovane agente dell'Fbi, "complice" di Shepard), Stanley Tucci (è il caporedattore di Shepard), Terrence Howard (è il veterano agente dell'Fbi, deciso a catturare Grant) e Brit Marling (è Rebecca, la figlia che Grant non ha mai conosciuto).
Con una sceneggiatura di sole 80 pagine che garantiva piena libertà di interpretazione agli attori, Robert Redford gira The Company You Keep in soli 2 mesi. Le riprese sono cominciate a Vancouver, in Canada, nel settembre 2011 e nella troupe hanno trovato posto realizzatori con cui l'attore regista non aveva mai collaborato prima, come il direttore della fotografia Adriano Goldman (Sin Nombre) e lo scenografo Laurence Bennett (reduce dal lavoro sul set di The Artist).
CENNI SUI WEATHERMEN
Il movimento Weather Underground (WUO), chiamato originariamente Weatherman, nasce negli Stati Uniti nel 1969, organizzato da un gruppo di studenti della nuova sinistra internazionale. Il loro obiettivo era quello di creare un partito clandestino rivoluzionario con lo scopo di rovesciare violentemente il governo degli Stati Uniti. La loro prima dimostrazione pubblica avviene a Chicago l'8 ottobre dello stesso anno durante una marcia nel quartiere bene della città, trasformatasi presto in un'opera di distruzione di macchine e negozi. Già nel 1970, il movimento balza agli onori della cronaca per una dichiarazione di guerra contro gli Stati Uniti che porta al bombardamento di alcuni edifici governativi e banche, adducendo come spiegazione la protesta contro l'invasione americana del Laos, il bombardamento di Hanoi o la guerra in Vietnam.Prendendo spunto per il nome da una canzone di Bob Dylan (Subterranean Homesick Blues), i Weathermen (così si chiamavano i componenti del WUO) traevano ispirazione per le loro azioni dalla teoria dell'imperialismo di Lenin, a cui facevano appello per combattere lo strapotere capitalista degli Usa e ottenere un mondo senza distinzioni in classi socio-economiche e discriminazioni razziali. Poco dopo la costituzione del primo gruppo di attivisti, il WUO ha creato un comitato centrale da cui partivano le direttive e diversi collettivi dislocati nelle grandi città del paese: New York, Boston, Seattle, Philadelphia, Cincinnati, Buffalo e Chicago. La fine del movimento e della sua clandestinità arriva definitivamente nel 1981 ma molti degli esponenti sono scampati all'arresto da parte dell'Fbi, costruendosi nuove identità e nuove vite.
Note
Il ritorno alla regia di Robert Redford dopo lo storico The Conspirator è una sorta di caccia al topo, in cui la parte del gatto è riservata al giovane giornalista Ben Shepard, (Shia LaBeouf), e quella della preda al fuggitivo avvocato Jim Grant, interpretato dallo stesso Redford. Il risultato è un on the road autoironico e dissacrante con la purezza visiva di Adriano Goldman su testi esplosivi di Lem Dobbs (dal romanzo di Neil Gordon).
Trailer
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Commenti (15) vedi tutti
Anche se il genere non mi entusiasma, il film non è male
commento di Artemisia1593Mi sono apprestato a vederlo (Redford, un cast "così"...) con grandi aspettative, ma un pò di delusione c'è: se Redford ha VOLUTAMENTE preferito fare un film non "urlato", ha finito per renderlo fin troppo "a bassa voce". Voto: 6 meno.
commento di Roberto MorottiUn film che ci riporta agli anni che seguirono il '68. Un bel film di e con Robert Redford sia per gli attori sia per gli stati di animo ed i sentimenti che esprimono, anche se forse un poco retorici. In alcuni punti il film risulta un poco lento rallentando il ritmo, ma comunque merita di essere visto ed apprezzato.
commento di massimo45Polpettone noiosetto che neanche l'imbolsito Redford può resuscitare. Complice il solito ostinato, arrogante ed aggressivo giornalista, che solo alla fine, chissà perchè, può "redimersi". Improbabile finale di buoni sentimenti. Dimenticabile. Voto 5.
commento di ezzo24Redford e' sempre una garanzia...
leggi la recensione completa di ezioEtica collettiva o colpe private?
leggi la recensione completa di tafoNon un filmone, ma un film onesto e fatto bene.
leggi la recensione completa di tobanisNon un filmone, ma un film onesto e fatto bene.
leggi la recensione completa di tobanisNon un filmone, ma un film onesto e fatto bene.
leggi la recensione completa di tobanisUna caccia al ladro ragionata e riflessiva, senza inseguimenti sfrenati ma con una storia vecchia di 30 anni che torna a galla poco alla volta. Finale forse un po' troppo accondiscendente.
commento di slim spaccabeccoRobertoFordrossa non lo posso vedere
commento di sticazziIl Condor continua a fuggire. Perché dopo 30 anni la verità deve venire a galla.
leggi la recensione completa di michemarTempo perso !
leggi la recensione completa di chribio1Bel soggetto, splendida fotografia, cast spettacolare, scenografia decente.Ma di una pallosità sconcertante. Pollice verso.
commento di chiesamanBISOGNA STARE MOLTO ATTENTI,MA E' CERTAMENTE NOTEVOLE.TUTTI BRAVI ED E' CONSOLANTE VEDERE TANTI ATTORI E ATTRICI DATATE ANCORA MOLTO IN FORMA.
commento di fralle