Regia di Scott Walker vedi scheda film
Un cacciatore di donne che viene cacciato dalla polizia, braccato nei gelidi ambienti che richiamano la fredda e spietata mente di un serial killer. Quasi un docufilm più che un thriller.
La regia prende per mano lo spettatore per accompagnarlo nelle inospitali terre del nord e nelle fredde strade della perdizione umana, dove oltre al commercio di corpi si possono annidare menti deviate e pericolose. Così la gelida Alaska diventa teatro di orribili omicidi ed il film cerca di raccontare in forma di thriller la vera storia di un serial killer, cercando di rendere onore alle disgraziate vittime per troppi anni ignorate. Ed il film è scorrevole, anche con un buon ritmo, ma rimane ancorato ad un registro più descrittivo che coinvolgente, più narrativo che partecipativo, anche in virtù di una prova attoriale non all'altezza delle parti e di un montaggio che non riesce a creare quella necessaria suspance nello spettatore. Così si giunge al finale in modo piatto, senza trasporto ne sussulti, benché la storia permetterebbe di alzare il tono. L'interesse alla vicenda però rimane. Cupo.
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