Regia di Scott Walker vedi scheda film
Dal ghiaccio dell’Alaska riemergono i corpi abusati di due ragazze uccise. La polizia parla di coincidenze, e quando la giovane Cindy Paulson, trovata ammanettata e sanguinante, denuncia la violenza sessuale, un agente chiede con becero umorismo se si possa stuprare una prostituta. Sopra il ghiaccio dell’Alaska c’è un nugolo di bettole che tengono al caldo ragazzine scappate di casa appendendole a un palo da lap dance gracidante, mentre uomini anonimi come Robert Hansen ordinano da bere e scelgono la prossima preda. Il cacciatore di donne è un tipo tranquillo, il cappello da baseball calato sugli occhi lucidi di John Cusack che qui interpreta un padre di famiglia mostro notturno, lontano dagli eccessi schizofrenici grotteschi e agghiaccianti del suo killer in The Paperboy. Nicolas Cage è un detective sul viale del tramonto (indicato con insistenza dalla moglie Radha Mitchell, stanca delle interferenze personali della professione): prende a cuore il caso di Cindy, ma entrando e uscendo dai locali impregnati di fumo e umori rancidi non s’infetta le ferite che porta discretamente tatuate in faccia. Da una storia vera, l’esordiente Scott Walker rimette insieme la coppia di Con Air senza farla interagire direttamente fino alla fine, disegnandone i profili col pennarello grosso. Il gioco del gatto col topo è vecchio quanto le due specie, e se entrambe hanno poco spazio per instaurare un patto con lo spettatore, tocca alla ex reginetta Disney Vanessa Hudgens rompere il ghiaccio con un punteruolo di sensualità irrequieta.
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