Regia di Scott Walker vedi scheda film
Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, in Alaska Robert Hansen (Cusack), all'apparenza buon padre di famiglia, aveva trovato un divertente passatempo: adescava prostitute, poi le segregava per periodi a suo piacimento, dopo di che le liberava nei boschi per dare loro la caccia come fossero animali. Dopo decine di omicidi arriva finalmente quella che riesce a scappare (Hudgens). Siccome però tra droghe e prostituzione la ragazza non ha esattamente la fedina penale immacolata, rischia di perdere l'unica chance di salvezza che avrebbe: quella di affidarsi alle cure del premuroso poliziotto Jack Halcombe (Cage), tanto più che il serial killer continua a darle la caccia. Ad Halcombe interessa soprattutto che la donna testimoni in tribunale, nella speranza di interrompere la serie di omicidi.
Poliziesco senza suspense, con brusche virate narrative che non accompagnano mai lo spettatore in quella tensione che ti aspetteresti da un thriller. È questa la cifra meno consonante di un film diretto con sufficiente mestiere dall'esordiente Scott Walker, ma nel quale lo svolgimento della trama è talmente prevedibile da lasciare indovinare con larghissimo anticipo l'esito finale. Cage e Cusack rovesciano i ruoli che avevano avuto in ConAir.
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