Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Doppio gioco del protagonista, triplo del regista. Hitchcock sbalordisce ancora una volta (pur in un suo titolo considerato minore - ma non del tutto a ragione) e scardina i canoni del genere giallo-thriller-poliziesco inscenando un doppio finale: dapprima quello raccontato dal colpevole, in cui ovviamente l'assassino è quello falso; e poi, alla fine del film e delle indagini, quello realmente accaduto. Doppia versione dello sviluppo narrativo e tripla se si considera la narrazione stessa: Hitchcock mette in scena una storia (finzione nella realtà) in cui un colpevole espone la sua versione dei fatti (finzione nella finzione) fino a che la verità viene a galla (realtà nella finzione). In tutto questo qual è la realtà nella realtà? Che Hitchcock è un Maestro. E può fare tutto ciò che gli pare.
Il marito di un'attrice viene assassinato. I sospetti cadono sull'amante della donna, che nega tutto ed instrada le indagini su di lei. In realtà il colpevole...
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