Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
"Stage fright" è il panico da palcoscenico, ossia la paura di esporsi in pubblico e, difatti, in questo film, l'intreccio è prodotto dal modo in cui i personaggi giocano a nascondersi uno dietro l'altro, secondo uno schema ispirato alla commedia degli equivoci, con mascheramenti, identità falsate dalla recitazione, trucchi e messe in scena. Una Marlene Dietrich fascinosa regina del musical è la carismatica figura centrale di questo omaggio di Hitchcock al teatro. Ed è in questa veste che l'opera acquista valore ed interesse. D'altra parte, è pur vero che la presenza dell'austera diva contribuisce non poco a dotare il film di un alone etereo e sfuggente, in cui il robusto spirito del maestro inglese sembra rarefarsi. In effetti, in questo giallo le sofisticherie psicologiche sottraggono rilevanza al dramma e curiosità alle indagini, creando la fallace impressione di un anomalo respiro intellettuale che, però, probabilmente, non è mai stato nelle intenzioni dell'autore.
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