Regia di Stuart Blumberg vedi scheda film
Discreto debutto alla regia di Stuart Blumberg, cast notevole
Mike,un ambizioso consulente ambientale, alias Ruffalo, con Adam, cioè Robbins , un serio padre di famiglia e infine Neil, un simpatico,ma sporcaccione giovane medico,sono tre uomini accomunati da una strana malattia ,la sesso-dipendenza. Frequentano una comunità di auto-aiuto, per affrontare le diverse fasi di questa patologia e provare a guarire dalle loro incontrollabili pulsioni. Mike, ormai emancipato dalle sue ossessioni, è il punto di riferimento del gruppo, ma ha un pessimo rapporto col figlio, fa da tutor ad Adam, che ormai ha raggiunto cinque anni di astinenza dal sesso. Questi a sua volta fa da"sponsor" al neo-arrivato Neil,che invece,non riesce a controllare i suoi impulsi, vittima delle sue debolezze, palpeggia donne in metro, collezionando ceffoni e denunce,finisce addirittura licenziato, quando prova a mettere una telecamera sotto la gonna del suo "capo".
Nel frattempo Adam s'innamora ricambiato di Phoebe la Gwyneth Paltrow, ma la relazione sarà complicata,sia a causa della sua malattia,che per l'intransigenza della ragazza.Alla comitiva si unirà,Dede alias Pink, unica donna sessodipendente, che inaspettatamente riuscirà a dare una mano a Neil.
I tre protagonisti, devono anche districarsi nella giungla della New York di oggi, sguazzando tra dubbi e insicurezze, la soluzione alla sofferenza non è soffrire insieme, ma darsi sostegno reciproco allorquando ce n'è bisogno. Mike, Adam e Neil quando si dividono, perdono e si perdono.
In un'altalena di situazioni tra il comico, il grottesco e il drammatico la storia procede a sbalzi, tra e alti e bassi, tra cadute e riprese.
Il regista Stuart Blumberg al suo debutto dietro la macchina da presa, parla di un tema che forse a qualcuno susciterà qualche malizioso sorriso, ma che invece sembrerebbe essere una cosa più seria, di come superficialmente si sarebbe portati a ritenere.II cast prestigioso,è affiatato e funziona abbastanza bene, la sceneggiatura è discreta. Ciò che invece manca è la compattezza e l'omogeneità, la storia procede in maniera troppo discontinua,passando con eccessiva disinvoltura da situazioni tese a momenti decisamente esilaranti,l'epilogo buonista è gradito, ma poco credibile.
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