Regia di Boris Rodriguez vedi scheda film
Lars Olafssen ha vissuto il suo quarto d'ora di warholiana celebrità una decina di anni prima assurgendo al rango di next big thing in campo pittorico. Da allora però ha perso l'ispirazione.Dalla natia Danimarca si trasferisce in Canada in une piccola cittadina in riva a un lago, Koda lake e per sbarcare il lunario accetta di lavorare nella locale scuola d'arte. Nella sua classe c'è Eddie, omone grande, grosso e silenzioso, con il cervello ancora allo stadio dell'infanzia e che è nella scuola solo perchè è il nipote della maggiore finanziatrice della stessa. Quando costei muore improvvisamente Lars è più o meno costretto dal preside a prendersi Eddie in casa scoprendo presto che ha un piccolo vizio: di notte , quando dorme va in giro in mutande a divorare animali ma anche carne umana, uccidendo selvaggiamente le sue prede. E poi torna pacifico a dormire nel suo letto.
Lars è sconvolto ma scopre suo malgrado che il macabro spettacolo riservatogli di Eddie gli ha fatto tornare l'ispirazione per dipingere quadri bellissimi.
E anche lui , come Eddie, non è in grado di resistere a questa nuova forma di ispirazione. Comincia a seguirlo nelle sue scorribande notturne, anzi comincia a "guidarlo" verso nuove vittime....
Un vero peccato che il titolo contenga un gigantesco spoiler. A dire la verità il titolo di partenza era solo Eddie, poi i produttori hanno pensato bene di aggiungere quel The sleepwalking cannibal per renderlo più appetibile. A dir la verità non ci sono riusciti molto perchè questa bislacca produzione tra Canada e Danimarca, uscita in pochissime sale negli USA ha racimolato qualcosa come poco più di 1500 dollari di incasso.
Ed è un peccato perchè è un film divertente nonostante abbiano cercato di spacciarlo per qualcosa che non è.
Eddie: The sleepwalking cannibal non è un horror, perlomeno non lo è nel concetto tradizionale che abbiamo del genere: è vero contiene alcune parentesi splatter ( lasciate fuori campo o sfocate sullo sfondo dell'inquadratura) ma il tono che prevale è quello del grottesco mescolato sagacemente alla commedia.
Il film di Boris Rodriguez è il ritratto di un freak, anzi di due, a questo proposito il titolo sembra un gigantesco specchietto per le allodole perchè se è vero che Eddie ha quel "vizietto" di cui è assolutamente inconsapevole è vero soprattutto che il vero mostro di tutto il film sia Lars che prima sfrutta Eddie guardandolo quasi con ribrezzo quando scopre quello che fa nella foresta ma poi non si fa scrupolo a servirsene per trarne ispirazione per la sua arte .
Arte che per lui diventa più importante della vita altrui, forse anche più della propria. E per questo, mediante Eddie, "sacrifica" volontariamente vicini prevaricatori e antipatici o bulletti di periferia che hanno avuto a che dire con loro.
Lars è una sorta di dr Frankenstein che lascia la sua creatura libera di scorrazzare per ogni dove, utilizzandola per i propri scopi.
Col passare dei minuti il film assume anche le cadenze di un thriller, sempre sui generis ( come ambientazione e come stile richiama alla lontana le atmosfere del coenianoFargo) e sempre con l'accento grottesco ben evidente.
Eppure sotto la patina da horror indie ( gli effetti speciali sono molto rustici e vintage e comunque tutto o quasi è lasciato fuori campo oppure viene sfocato sullo sfondo dell'inquadratura) quella che vediamo è una commedia sbilenca dotata di humour nerissimo che si diverte a sfiorare tangenzialmente vari generi.
Gli si può quindi perdonare la ripetitività di alcune situazioni e anche una certe prevedibilità di fondo.
Perchè comunque , nonostante tutto, diverte abbastanza.
(bradipofilms.blogspot.it)
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