Trama
Alla corte del re tetrarca di Galilea Erode Antipa (Mitchell Lewis), Salomè (Alla Nazimova) scopre che è stato incarcerato il profeta Giovanni Battista (Nigel De Brulier). Desiderosa di baciarlo contro la volontà dell'uomo, Salomè acconsente alle pressioni del patrigno Erode che la vuol vedere danzare, riuscendo a chiedere in cambio la testa di Giovanni; così scandalizza Erode, titubante a ucciderlo per superstizione, ma entusiasma la madre Erodiade (Rose Dione), che è stata accusata dal Battista d'infedeltà.
Note
Primo lungometraggio sul mito di Salomè, prodotto dalla Nazimova che ne è protagonista assoluta, diretto dal marito e con scenografie e sceneggiatura di Natacha Rambova (alias Peter M. Winters), sospettata amante dell'attrice che si ispirò alle illustrazioni del testo di Oscar Wilde firmate da Aubrey Beardsley. Il cast era composto da attori omosessuali e anche nella trama fece scalpore la relazione tra il capo delle guardie Narraboth (Earl Schenck) e un paggio (Arthur Jasmine).
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