Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Film lento, noioso, allucinante, disturbante, farneticante, insulso, ecc., complessivamente fastidioso, che nuoce gravemente alla salute mentale e non è certo indicato a chi si rivolge ad un film per trarre piacere, spunti di riflessione, acquisire conoscenza.
Il regista Rob Zombie (nomen omen), decisamente sopravvalutato, ha prodotto un film lento, noioso, allucinante, disturbante, farneticante, insulso, ecc.. Se queste sono qualità allora va bene, è un regista di talento, se il pubblico deve soffrire mentalmente vedendo un film, allora è decisamente un autore talentuoso. Occorre riconoscergli che si è impegnato e documentato prima di dedicarsi alla produzione del film, ma la realizzazione lascia parecchio a desiderare, come se si fosse dedicato ad ogni singola sequenza col desiderio di creare un’opera d’arte, ma poi si è perso, anzi “disperso”, nell’interconnessione delle varie sequenze, nel tirare le fila, mancando anche di inventiva e narrativa (non ho rilevato nulla che non fosse mediocre e banale, se non nello splatter e nell’ostentazione di scene cruente e corpi sgraziati ed orribili), rendendo la storia noiosa ed allucinatoria senza senso. In quanto agli effetti horror, tensione e suspense, l’ho trovato persino monotono e monocorde, e l’immancabile moglie semi-anoressica del regista, che ovviamente svolge il ruolo di protagonista, è come se avesse voluto glorificarla dall’inizio alla fine del film, con una sovraesposizione persino fastidiosa, con i suoi incubi, allucinazioni, astenie, catatonie, tossicità, ecc., roba da manuale di psichiatria o psicologia clinica. Un film complessivamente fastidioso, che nuoce gravemente alla salute mentale e non è certo indicato a chi si rivolge ad un film per trarre piacere, spunti di riflessione, acquisire conoscenza.
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