Regia di Rob Zombie vedi scheda film
New England, 300 anni fa. Il sabba delle sudicie amanti di Satana finisce male, perché il reverendo Hawthorne, che guida le milizie puritane, brucia le streghe non lesinando cure medievali. Una di loro riesce a lanciare una terribile maledizione che ricadrà sulla stirpe dell’aguzzino. A Salem, oggi, la deejay Heidi Hawthorne riceve un misterioso vinile dei Lords, che a suonarlo vengono i brividi. Travolta da una specie di “audiodrome”, la fanciulla comincia ad avere arcane allucinazioni carnali, mentre ad aggiornare il sabba è una vicina di casa che alla canasta preferisce lo scempio dei ficcanaso a padellate. Rob Zombie, signore e signori: prendere o lasciare. Il più autentico talento horror del cinema americano regala un film a metà strada tra il demoniaco (il disco, tra le empie tracce, annuncia il ritorno dell’Anticristo) e lo stregonesco, senza esagerazioni cinefile o citazioni inutili. Con le giuste facce (uno dei tre deejay è il romeriano Ken Foree) e una protagonista, Sheri Moon, moglie del regista nella vita, che induce all’immediata devozione. A differenza dei mestieranti del macabro che popolano Hollywood, Rob Zombie è il solo a saper creare atmosfere veramente disturbanti, al limite del malsano, cui contribuiscono storie intense e cattive, oltre a virtuosismi registici (bellissimo e inquietante il lungo dolly finale) di cui si è perso lo stampo. Vero rock’n’roll.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta