Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Il prologo vede una congrega di invasate compiere un rituale per la venuta di un messia demoniaco,e,come risaputo,a Salem nel Settecento le streghe fanno una brutta fine:infatti,di lì a poco,le megere vengono sommariamente processate e arse vive.Al giorno d'oggi,la fascinosa ed eccentrica Heidi è una dj metal,con un bel cane,che vive in una pensione gestita da una signora che prende amabilmente il tè con due amiche un pò sciroccate:la bella bionda riceve da ignoti un dono allo studio radiofonico in cui conduce una trasmissione con due colleghi,una scatola di legno che contiene un disco degli inediti "Lords of Salem",e che curiosamente diventa un successo non appena viene trasmesso.Però il cupo motivo inciso porta strani pensieri nella donna,un malessere sempre più marcato e visioni agghiaccianti:altre ascoltatrici,nell'udire quelle note,vanno in una sorta di trance.E chi c'è nella sempre chiusa stanza n.5 della pensione,che dovrebbe essere vuota? Rob Zombie ritorna,dopo il dittico dedicato a Michael Myers nuova versione,con il suo film più teorico:infatti,non ci sono scene splatter in "Le streghe di Salem",a parte un'uccisione a colpi di padella,ma più che altro visioni inquiete,luci e ombre e maschere,corpi di donna segnati dal tempo nudi e spiattellati nei sabba mostrati.E' il film di un cineasta che sa,eccome,come muovere la macchina da presa e difficilmente si lascia andare a grossolanità purtroppo nel genere frequenti:ci sono citazioni cinefile nette ma non troppo referenziali,su tutte "La maschera del demonio" di Bava,soprattutto nell'avvio,e ammicchi sapidi ai cultori dell'horror soprattutto nelle scelte di casting:c'è Ken Foree da "Zombi",Dee Wallace da "Cujo" e "L'ululato",Patricia Quinn da "Rocky Horror Show",e si va a ripescare anche Maria Conchita Alonso,bellezza latina presente negli anni 80 in varie grosse produzioni.Una discesa agli inferi,una vendetta aspramente ironica sulla discendente di chi condannò le streghe,che inquieta anche e soprattutto per la mancanza di eccessi sanguinari:scandito nei giorni che arrivano appunto al Sabato,senza fretta il racconto evocando un'atmosfera tesa come può riuscire a uno scrittore consapevole del proprio talento di narratore robusto.Peccato che Sheri Moon Zombie lavori praticamente solo con il marito,e in storie orrorifiche:oltre alla bellezza del suo corpo,sempre messo in evidenza,si nota una fibra d'attrice talentuosa che potrebbe essere utilizzata anche in ruoli drammatici con credibilità.
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