Regia di Daryl Wein vedi scheda film
Lola versus è una commedia romantica fuori dai canali convenzionali, come poi la presenza in prima linea di Greta Gerwig lascia facilmente intuire ancor prima di inserire il bluray nel lettore.
L’impasto ha un gusto principale ma lascia anche altri sapori in contrapposizione, peccato che non si vada molto lontano e che quindi il film non trovi un completo sunto (va detto che è anche una scelta), senza rientrare nel novero dei migliori che vedono protagonista l’attrice di Sacramento.
Quando le nozze sono ormai prossime, Lola (Greta Gerwig) è improvvisamente piantata dal suo fidanzato Luke (Joel Kinnaman) e si sente tutto di un tratto sola, accusando l’avvicinamento della fisiologica soglia dei trent’anni.
Con l’aiuto di Henry (Hamish Linklater) e Alice (Zoe Lister-Jones) si mette incautamente alla ricerca di un compagno di vita e di un nuovo equilibrio, con il passato che torna a bussare alla sua porta aumentando i suoi dilemmi.
Lola versus offre, affidandosi a lei quasi completamente, un’inconfondibile Greta Gerwig, adorabile sfasata e dolcemente inadatta, capace di sbattere ripetutamente contro un metaforico muro, con quell’imperfetta umanità tipica di un cinema minimalista che permette allo spettatore di sentirsi meno solo.
Il Lola versus del titolo richiama il suo scontro frontale con tutto ciò che la circonda, il suo minuscolo spicchio di mondo, il sentimento e anche il sesso, affrontato frontalmente, come deve essere, ovvero la cosa più immediata che ci sia in natura.
Così l’empatia è presto conquistata, ma poi la trama si articola faticosamente pur inanellando momenti saporiti, tra casini di cuore, costanti entra/esci e il dolce far niente mutuato su un’essenza dettata dalla ricerca di amore e sesso.
Ci racconta l’enorme difficoltà di trovare la persona giusta nel momento giusto, basta sempre un attimo di anticipo o ritardo per perdere l’occasione, ma la giusta misura è raggiunta solo in parte e soprattutto il finale lascia spiazzati nel suo essere anticipato (anche al semplice livello di minuti) e scarsamente risolutivo per quanto poi si possa ricollegare alla vita stessa che non si ferma (quasi) mai.
Tutto comunque perfettamente nelle corde di Greta Gerwig, sempre adorabile nella sua perenne imperfezione, mentre Joel Kinnaman non fatica ad apparire come bello e incostante; a loro si aggiungono Hamish Linklater e Zoe Lister-Jones, due volti e caratteri che sembrano trovarsi, almeno loro, nel posto giusto.
Completano il cast Bill Pullman e Debra Winger, due presenze poco invadenti, e altrettanto poco incalzate, per un titolo che rimane in parte inconcludente, volutamente evanescente, per quanto l'offerta appaia anche gradevole e stratiforme.
Imperfetto ma ideale per le anime erranti, vi sentirete un po’ meno soli (sempre se questo può essere d’aiuto).
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