Regia di Alessandro Genovesi vedi scheda film
Se già La peggiore settimana della mia vita (2011) traballava e lasciava tenennare lo spettatore, più perplesso che sperduto nella salva di gag innocue (ma per fortuna non volgari come tanto cinema contemporaneo italiano), ecco che non si può più perdonare nulla al sequel-lampo ambientato in contesto natalizio appositamente per raccogliere un facile incasso da festività di fine anno. De Luigi, la Capotondi, Catania e Mingardi tornano, presi di peso dal cast del lavoro precedente; le new entries sono invece un buon Abatantuono (che però non riesce a perdere l'accento e le movenze da terrunciello neppure nei momenti più seri della pellicola), Anna Bonaiuto, Laura Chiatti (in un ruolo francamente inutile) e la coppia-macchietta formata da Ale e Franz. Si ridacchia - è inevitabile - ma la comicità è stantia e un pelino più volgarotta del primo film (si comincia con una gag sulle funzioni corporali, per dire); se gli interpreti funzionano, è però la storia a risultare davvero banale e insignificante. Anche in questo caso la sceneggiatura è opera del regista e di Fabio De Luigi, con debiti ringraziamenti alla sitcom britannica da cui il soggetto è tratto; musiche jazzate di Pivio & Aldo De Scalzi, riconfermati e a ragione. Stona il finale estremamente serio e riflessivo, affatto brutto di per sè, ma lievemente fuori contesto in conclusione di una commediola tanto superficiale. 3/10.
Lui, lei (incinta), i genitori di lei e il capo del suocero (che è anche padrone di casa) si ritrovano in un castello sulle montagne innevate per delle romantiche festività di fine anno. Guai a non finire, lieto fine garantito.
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