Espandi menu
cerca
Solo Dio perdona

Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Antisistema

Antisistema

Iscritto dal 22 dicembre 2017 Vai al suo profilo
  • Seguaci 55
  • Post -
  • Recensioni 646
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Solo Dio perdona

di Antisistema
9 stelle

Gran Premio per la Regia a Cannes e oltre 80 milioni di incassi, avrebbero fatto impazzire ogni regista che per prima cosa sarebbe andato a fare l'ultimo blockbuster ad Hollywood, fortunatamente Refn ama la settima arte immolandolsi per essa, così fa' tutto l'opposto, armi e bagagli e và a Bangok e con soli 5 milioni si assicura il totale controllo della pellicola dando fondo al suo estro registico.
Solo Dio Perdona (2013) quindi è un film estremamente personale e radicale; in un'unica parola estremo. È raro vedere tanto rosso in una pellicola, eppure di tale colore ne abbiamo tutte le sue tipologie e varianti, creando un'atmosfera lisergica in una Bangok iper-violente e totalmente infernale.
La città é un degno palcoscenico di una storia cruda all'insegna della vendetta più spietata, dove l'uso della violenza è pratica abituale e solo individui come Julian (Ryan Gosling), sembrano riuscire a sottarsi alle refole del gioco, arrivando in questo ad assimere uno status "trascendentale", d'altronde solo Dio potrebbe perdonare l'assassinio del fratello lasciandolo andare e solo Dio vede la situazione nel suo quadro d'insieme e non da un misero quanto parziale punto di vista, come sua madre Crystal (Kristen Scott Thomas), la quale persegue ciecamente la sua vendetta per la morte del figlio Bill, causata anche dalla direttiva del poliziotto Chang (Vithaya Pansrigram), innescando una spirale distruttiva.

 

Yayaying, Ryan Gosling

Solo Dio perdona (2013): Yayaying, Ryan Gosling


Bill ha stuprato e ucciso una prostituta minorenne, Chang ha permesso al padre della ragazza di vendicarsi ed ucciderlo; la madre non perdona, il fratello invece si, ma nonostante il suo pensiero, essendo subordinato psicologicamente alla madre, anche colui che sembra aver raggiunto uno status di Dio, sarà tirato suo malgrado all'interno di questo vortice, constatato amaramente l'impossibilità di ricongiungersi alla madre e di poter ottenere una rinascita all'insegna di un'esistenza basata su altri paradigmi che non includano la violenza.
Le inquadrature ravvicinate sulle mani sono ossessive e numerose, le mani hanno consentito all'uomo di evolversi, sono la manifestazione corporea del monolito nero Kubrickiano di 2001: Odissea nello Spazio (1968), tramite il pollice opponibile l'uomo ha potuto fare cose al di là della portata degli animali e quindi evolversi; ma alla fine Refn resta fedele a Kubrick, uomo o scimmia alla fine le mani vengono usate solo a scopi di violenza verso il prossimo (pugni chiusi, imbracciare un'arma etc...).

Kristin Scott Thomas, Byron Gibson

Solo Dio perdona (2013): Kristin Scott Thomas, Byron Gibson


Un uomo privo di mani, è un essere menomato ma anche impossibilitato ad usare violenza , raggiungendo in tal modo il vero status divino.
È un film denso e pieno zeppo di significati, che vanno dalla tragedia greca, sino alle moderne forme della videoinstallazione portate poi all'estremo nel successivo The Neon Demon (2016).
Solo Dio Perdona è una pellicola estrema nel vero senso del termine e volutamente anti-narrativa nel suo svolgimento, c'è tanta violenza ma non è messa per fare esibizionismo o effetto come qualche ignorante ha detto, ma ha un suo preciso scopo.
È una violenza poco cartonesca e seppur stilizzata nel rituale omicida, molto fredda e glaciale, lontana quindi dalla violenza di plastica dei film blockbuster di Hollywood o quella Tarantinana, che per via dell'ironia esagerata e fumettosa, elimina ogni sensazione di brutalità in essa rendendola divertente.
Refn odia queste due concezioni di violenza oggi sdoganate e la riporta al suo stadio primordiale di selvaggia brutalità.
Ci troviamo innanzi quindi ad un capolavoro estremo e spiazzante, un messia cinematografico che ci sveglia dal torpore del 90% del cinemino innocuo moderno, però come ogni messia anche questo film é stato brutalmente respinto da una massa ignorante che ha deciso di seguire il barabba di turno.
Fischiato e contestato a Cannes dal pubblico e stroncato dalla critica, evidentemente il film spiazza e non ha accontentato coloro che stupidamente si aspettavano un Drive 2.0 a Bangok.
Costato 5 milioni, ne ha incassati oltre 10, si tratta di introiti 8 volte inferiori a quelli di Drive, ma il vero artista persegue la sua ricerca a discapito del consenso del pubblico, d'altronde come dice il più grande regista della storia del cinema d'animazione, "Io faccio film per me stesso".

 

Ryan Gosling

Solo Dio perdona (2013): Ryan Gosling

 

Film aggiunto alla playlist dei capolavori : //www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#rfr:user-96297

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati