Regia di Nando Cicero vedi scheda film
Se si vuole trovare - ma proprio se si è costretti, insomma - qualcosa di dignitoso in questo polpettone di gag stantìe e oscenità a profusione ambientato in un mondo del calcio stereotipato a livelli barzellettistici, se davvero quindi si vuole essere anche solo un pochetto magnanimi verso questo sottoprodotto 'ignorante' per scelta (cinema di pochi mezzi, scritto sbrigativamente e girato forse ancor più rapidamente), in sostanza se vogliamo dire qualcosa di buono di Paulo Roberto Cotechinho centravanti etc., dobbiamo sicuramente andare a vedere il cast, nel quale spiccano moltissimi nomi di caratteristici leggendari del nostro cinema. Da Nino Terzo (l'asmatico) a Mario Carotenuto, dalla bonona Carmen Russo ad una particina per Moana Pozzi, da Tiberio Murgia (il sardo che quasi esclusivamente interpretò parti da siculo: qui finalmente riportato alla sua regione d'origine) al protagonista Alvaro Vitali, da Alfonso Tomas (l'arbitro) ad Enzo Andronico (spalla pressochè fissa di Franco e Ciccio), c'è davvero il gotha del cinema di serie B italiano di quel periodo. E sono nomi che, appena vent'anni dopo, non si possono che rimpiangere, alla luce dei trionfi vanzineschi, neriparenteschi, pieraccioneschi; inoltre si aggiungano alla nutrita lista un ruolo di contorno per la grande Franca Valeri ed un cameo del giornalista sportivo Rai Mario Mattioli, nonchè la particina riservata a Vittorio Marsiglia, reso popolare dal 1982 dal programma tv Il pranzo è servito. Al di là di questo, però, il film è davvero - innegabilmente - una catastrofe. 2,5/10.
Cotechinho è il centravanti del Napoli: brasiliano dai piedi magici, soffre però di gelosia estrema per la bella fidanzata sua conterranea. Una volta che lei lo raggiunge, però, i problemi di Cotechinho perfino si moltiplicano, a partire da un disumano disturbo intestinale... Verrà in suo soccorso un sosia.
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