Regia di Piero Nelli vedi scheda film
Siamo nel 1849, durante la prima guerra d’Indipendenza; le forze piemontesi tentano di ricacciare gli austriaci da Novara. Una pattuglia fa un’incursione fra le linee nemiche e si ritrova improvvisamente isolata.
La principale particolarità per cui viene in qualche modo ricordato La pattuglia sperduta è per il fatto che si tratta della prima e ultima regia per il grande schermo in lungometraggio a soggetto di Piero Nelli, giovanissimo (classe 1926) ma già noto nell’ambiente cinematografico per essere stato assistente di Giuseppe De Santis sul set di Riso Amaro (1949) e per aver diretto alcuni corti documentaristici. La pellicola mostra una lodevole cura dietro la macchina da presa e un adeguato impegno nella ricostruzione storica, ma pecca di un eccessivo zelo retorico fin dalla didascalia di apertura, che ricorda come le persone comuni siano state le vere protagoniste della guerra d’indipendenza dall’Austria e che pertanto per questo film si è scelto di far recitare attori non professionisti, presi dal popolo. L’esito è comunque sufficiente sul piano della recitazione e lo stesso può dirsi della tenuta narrativa; avvalendosi della consulenza storica di Piero Pieri, la sceneggiatura è stata scritta da Franco Cristaldi (anche produttore), Oscar Navarro (uno dei protagonisti), Yvonne De Begnac e dallo stesso Nelli. La carriera di quest’ultimo proseguirà sia in campo documentaristico che nelle fiction per la televisione. 4,5/10.
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