Regia di Aleksej German vedi scheda film
Per vedere Hard to be a God bisogna prendersi tutto il tempo necessario, non solo per la durata di tre ore, ma perchè è una visione molto impegnativa e destabilizzante che lascia veramente strascichi carichi di domande e riflessioni.
German mette in mostra, ispirandosi al romanzo omonimo dei fratelli Strugackij (gli stessi di Picnic sul ciglio della strada da cui a sua volta è stato tratto lo Stalker di Tarkowskij), una Terra alternativa infognata in un eterno Medioevo che non ha conosciuto la bellezza del Rinascimento.
Infognato è proprio il termine adatto perchè la bruttura umana è rappresentata in tutta la sua terribile opulenza nelle sua varie sfaccettature fatte di umori intestinali, sangue, cadaveri umani e di animali lasciati marcire. Meandri fangosi dove i corpi stessi sembrano estensioni di un tereno putrido ed improduttivo.
Don Rumata, il protagonista, assiste all'ecatombe di intellettuali e sapienti, impiccati in massa i cui corpi sono lasciati marcire alla gogna pubblica. Possiede o si presume che possieda ascendenze divine, vorrebbe cambiare il corso della Storia senza farlo in maniera diretta, ma non ci riesce. L'intervento diretto significa abbassarsi a quel livello bestiale a cui è ridotta la razza umana e facendolo perderebbe la sua aura divina. La regia di German è estremamente ricercata, pochissimi campi lunghi e lunghi piani sequenza con la camera sempre a ridosso dei personaggi, tanto che immagine è sempre piena di particolari, nessuno spazio vuoto, un po' come vignette di Jacovitti tanto per rendere l'idea. Molto vicina all'azione da essere quasi parte integrante del racconto nei ripetuti ammiccamenti di attori e comparse verso l'obiettivo. Un invito o una provocazione a vedere e giudicare gli eventi. Certo che il concetto di mattonata russa questa pellicola può essere sposato in pieno da molte persone, ma è un'opera estremamente stratificata e complessa che probabilmente una sola visione non basta. Forse questo è il suo pregio ma anche un limite. Sicuramente non è un film per tutti.
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