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Chicas

Regia di Yasmina Reza vedi scheda film

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La recensione su Chicas

di hupp2000
8 stelle

« Chicas » èil primo lungometraggio diretto dalla commediografa, sceneggiatrice, scrittrice e attrice francese Yasmina Reza ed è tratto da una sua pièce teatrale.
Con la vendita di un piccolo appezzamento di terreno, la sessantenne Pilar (Carmen Maura), vedova in forma ancora smagliante, ha reciso il suo ultimo legame con la natìa Spagna. Torna quindi in Francia, dove si è stabilita da lungo tempo con le tre figlie, alle quali ha finalmente deciso di presentare il suo nuovo compagno, anch’egli vedovo. L’incontro si rivelerà a dir poco burrascoso per l’emergere di nevrosi e conflitti  familiari mai sopiti. Le « chicas » del titolo sono infatti tre donne tra i trenta e i quarant’anni tormentate da pesanti problemi esistenziali. Nuria (Emmanuelle Seigner), benchè affermata attrice di cinema, in perpetua trasferta per lavoro, sta attraversando una terribile crisi sentimentale. Anche la sorella Aurelia (Valérie Dréville) è attrice, ma di teatro e con esiti professionali molto più modesti, per non dire frustranti. Infine, Christal (Christelle Tual), che vive da tempo a Tolosa con marito e due figlie, è di nuovo incinta, ma non sa se il padre sia il suo amante o il legittimo consorte. Investito a sorpresa dalla girandola di sentimenti urlati, di insulti e esplosioni di rabbia delle quattro donne, Fernand, il compagno di Pilar magnificamente interpretato da André Dussollier, in un primo momento schivo e distaccato, finirà per fungere da arbitro nelle dispute, alzando egli stesso la voce e facendosi apprezzare dall’isterico quartetto.
La trama, come si vede, non brilla per originalità, ma il film si fa apprezzare ed è assai godibile grazie ad una regia vivace e senza tempi morti, ad una felice caratterizzazione dei singoli personaggi e, soprattutto, in virtù dell’ammirevole prova di tre magnifici attori: Carmen Maura, André Dussollier e Emmanuelle Seigner. Se i primi due non hanno ormai alcunché da dimostrare dal punto di vista professionale, rivelandosi, benché non più giovanissimi, sempre più eleganti nel loro modo di recitare, Emmanuelle Seigner si conferma dal canto suo un’autentica fuoriclasse del cinema d’Oltralpe, capace di calarsi in qualsiasi ruolo, dal più drammatico al più leggero. In questo film è impeccabile nelle vesti della star internazionale che passa da una premiazione ad una copertina di Vogue, dal Festival di Cannes alla firma di centinaia di autografi, per poi crollare in lacrime tra le braccia di mammà per una delusione amorosa quasi adolescenziale. Gli altri interpreti sono comunque tutti all’altezza delle rispettive parti e contribuiscono alla riuscita di questa breve vicenda corale, di stampo indubbiamente teatrale, ma ben raccontata e avvincente al punto giusto.

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