Regia di Peter Van Lengen vedi scheda film
Sulla carta sembrava un film interessante con protagonista l' artista marziale cileno Marko Zaror, tra gli attori migliori nella categoria dell' ultima generazione. Infatti questo CHINANGO aveva tutte le possibilità per diventare un piccolo capolavoro, invece il regista Van Lengen mostra una prova di incompetenza difficilmente eguagliabile, riducendo al minimo le scene d' azione e rempiendo il film di idiozie demenziali e volgari che lo rendono inguardabile. Zaror è il protagonista e interpreta il fotoreporter Braulio Bo. Questo è il nipote di un monaco shaolin emigrato in Messico; sepolto vicino alla tomba del defunto nonno Bo trova uno strano medaglione magico. Nella sua ingenuità, Bo si reca in un negozio per informarsi sul suo valore, in questo modo diverse bande criminali vengono a conoscena della preziosa reliqua e si mettono sulle tracce del giovane per impossessarsene. La storia non sembra malissimo, inoltre Zaror e alcuni degli attori secondari sono veramente abili e in grado si psettacolarizzare al massimo le scene di combattimento. Peccato che la trama sia sviluppata malissimo, inoltre le scenografie sono di una povertà tale da mettere tristezza. La delusione principale però, sono proprio i momenti d' azione realizzati nella peggior maniera possibile e nemmeno le acrobazie dell' attore riescono a rosollevarli. Ci sono poi infinite volgarità che, oltre a non far ridere per niente, risultano disgustose inolttre il finale è pessimo e involontariamente comico. Noioso e stupido, un film assolutamente da evitare
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