Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Il cinema italiano sprofonda in questi anni con una serie di pellicole indefinibil come tremenda zavorrai; il fiorire di talenti comici purtroppo si accompagna al diffondersi della volgarità nel cinema. I risultati sono anche film come questo, lavoro fondamentalmente non pessimo, ma di certo un esempio chiaro di come si potesse pensare di fare una pellicola da poche e nemmeno tanto brillanti idee. Non si discute solamente Pippo Franco: il resto è tralasciabile senza rimpianto. Il forzato inserimento di Bracardi che si ripete noiosamente nella macchietta tutta radiofonica dell'urlo 'Patroclooo' dà origine ad un tormentone penoso ed ai più incomprensibile.
Bruno Camillone, piccolo delinquente, falsifica il passaporto per passare la dogana; la sua nuova identità però è quella di un uomo che deve ancora fare il servizio militare. Finisce così in una caserma di matti, dove gliene capitano di tutti i colori; quando sta per uscire e per sposarsi con una ragazza nel frattemo conosciuta, svela la sua vera identità e viene richiamato di nuovo alle armi, nella stessa caserma.
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