Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film
Ora, io adoro il nostro regista, il Kim Ki-Duk, quello di Primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera (che per me è un capolavoro), di Ferro 3 (gran film), di Soffio (gran film). Poi c’è quello, sempre lui, che ha fatto La samaritana, che non mi è piaciuto per niente. E sempre lui ha fatto film a mio modo di vedere poco riusciti, come L’arco, ma anche come questo. Perché questo film ha vinto Venezia? E che ne so? O la giuria la vede in maniera diversa da me (molto probabile), o la pensa come me e si sono detti “Mah…non mi pare sto gran che…e se sbagliamo? Che figura! Premiamolo lo stesso, dai”. Qua per me un 6 è anche un tantino regalato. Si narra di questo tizio, che fa le veci di uno strozzino, e va dai debitori, insolventi dati i tassi da usura, e li rende storpi per incassare l’assicurazione e pagare il debito. Il protagonista ha poco interesse nella vita o negli esseri umani, ne inizia ad avere quando, a sorpresa, compare la madre o presunta tale che lo abbandonò da bambino. Già Spring breakers, in concorso, era superiore, sorprendentemente, a quest’opera. Gli altri non li ho visti, ma comunque non so, premiare un’opera così minore….mah. Incassi insignificanti da film da festival.
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