Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
"Osama! Osama!" Esclama il soldato dei corpi speciali nel buio prima di sparare al Nemico Pubblico Numero Uno, il famigerato capo di Al Quaeda. Riprese agli infrarossi, camera a mano e realismo documentaristico. Una determinatissima eppur fragile e femminile Jessica Chastain (una delle migliori attrici in circolazione) riconosce in un sacco il corpo di Bin Laden riportato indietro dai Navy Seals alla base americana. Fine della storia. Il film narra il dietro le quinte dell'operazione, culminata in questo atto liberatorio per l'America e il mondo occidentale tutto (e comunque sempre di assassinio si tratta...), un decennio di missione che vede coinvolta in prima persona, dedita e del tutto assorbita dall'incarico, Maya, un agente della CIA che si butta a capofitto in un complicato e pericoloso lavoro di pedinamento e indagini, superando qualsiasi ostacolo le si pari davanti, pregiudizi dei colleghi maschi, depistaggi, attentati, interrogatori con tortura (grandi critiche negli USA per questi "metodi" che violano gravemente le convenzioni internazionali). Regia e sceneggiatura di alto livello non attenuano l'incapacità della pellicola di appassionare ed emozionare. Non v'è particolare tensione, nemmeno nella cattura finale. Si ha la sensazione di assistere alla visione di uno speciale televisivo dedicato all'ossessione di una nazione per metter fine ad un incubo, quello delle Torri Gemelle. Fratello minore di The Hurt Locker, già di suo, all'epoca, un tantino sopravvalutato.
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