Regia di Scott McGehee, David Siegel vedi scheda film
Porte di taxi che si aprono e chiudono, case sempre diverse, due genitori che non sanno rinunciare al proprio egoismo dopo il divorzio e delegano ai rispettivi nuovi comagni la cura della piccola Maisie (la bravissima Onata Aprile). Si ha quasi bisogno di un lieto fine come una boccata di aria fresca dopo tanta incommensurabile tristezza, ed anche se in parte il tutto sembra abbastanza irrealistico è comunque la migliore chiusura possibile per un film bello e intenso, in grado di superare tanti luoghi comuni o scorciatoie narrative nel trattare un tema spinoso come il vissuto del divorzio da parte dei bambini. Difficile non pensare a "Kramer contro Kramer" anche se qui ad emergere, più che la guerra e le ripicche tra i due genitori, è l'atteggiamento disincantato del bambino, il suo bisogno di punti fermi affettivi, l'apparente indifferenza che nasconde uno sguardo profondo sul mondo che lo circonda e che sembra volerlo escludere.
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