Regia di Scott McGehee, David Siegel vedi scheda film
A metà tra il dramma e la commedia, Quel che sapeva Maisie non affonda mai il colpo e denota qualche limite d'intenti. Resta però una piacevole cartolina, disillusa eppur romantica e un po' idealista. Strana commistione tra pellicola indipendente e racconto morale, il film con un certo garbo ed eleganza ci conduce nella vita di una coppia moderna alle prese con la separazione. Mescola le carte introducendo un intreccio di relazioni tra gli ex e i loro nuovi partner. Al centro della storia la protagonista del titolo, una bambina sballottata qua è là, alle prese con i suoi affetti, la sua voglia di comprensione, la sorprendente capacità di analisi e pazienza, le sue scelte per il futuro. Straordinaria Onata Aprile ad interpretare le sfumature, tra lo sbigottimento e lo speranzoso, tra il gioioso e il dispiaciuto, della piccola del titolo. Attorno ruotano gli adulti, da un lato i genitori egocentrici, egoisti, irresponsabili, litigiosi, immaturi, dall'altro gli "adottivi" ingenui, disincantati, generosi, puri. Ci si scopre, volenti o meno, ad emozionarsi. E questo dona slancio alla storia. Liberamente tratto da Henry James. Buona la colonna sonora.
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